“Giù in fondo” di Leonora Carrington***
Giorgia legge libri strani. Se li cerca, di solito per colpa di qualche input esterno da chissà quale media o articolo, e poi se li compra. Foss'anche per spendere quasi una ventina d'euro per questo libercolo da 77 pagine della
“Il ballo” di Irene Nemirovsky***
E' una giornata partita piovosa. Ieri un sole che spaccava ma non potevo andare a prenderlo, oggi che potevo niente. In realtà non ne ho nessuna voglia. Dovrei fare delle cose, delle cose che dovrei, ora che lo spettacolo cinquecentesco
“La muta – mano rubata” di Tommaso Landolfi****
Stavo per perderlo e non leggerlo, questo piccolo libro. Era l'ultimo giorno di scuola, l'11, quindi, e sapevo che oltre alle ore dove si gozzovigliava, la prima era a rischio. E infatti non c'era nessuno. E io che proprio, si parlava col
"A ciascuno il suo" di Leonardo Sciascia*****
Ci ho pensato un po', anche più di un po'. Diciamo qualche secondo, e poi ho messo la quinta stellina. Perché per quanto io cercassi, e pensassi, non riuscivo a rispondere a una domanda: ma che difetti ha, A ciascuno il
"Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia****
Comincio questo post oggi, perché è il 3 novembre.E voi direte, echicazz se ne frega? Niente, in effetti, ma stavo cercando la copertina del volumetto numero uno della collana del Corriere della Sera, e non la trovavo, su google immagini
"La leggenda del santo bevitore" di Joseph Roth***
Ieri ero in treno. Il treno, per me, se allunga le gambe per più di mezzora sulle rotaie, significa leggere. Poter leggere e voler leggere. Anche dormire, sì, ma leggere lo preferisco. Così ieri, che non volevo avere bagaglio, a parte
"Doppio sogno" di A. Schnitzler****
Io non sapevo che il riadattamenteo di Doppio sogno, di Schnitzler era Eyes Wild Shut. Ora lo so. Non che sia importante, ma diciamo che se siete di quelli che vi piacerebbe sempre vedere il film avendo - prima o dopo
"Lo hobbit" di J. R. R. Tolkien***
Succede che a gennaio, grazie a Emanuela che mi ci portava aggratis, dopo tanto, ma non troppo tempo, sono andato al cinema. Io, ve lo dico subito, non avevo granché voglia di vedermi Lo hobbit. Il mio obbiettivo era la
“Il giovanotto col garofano e altri racconti” di Karen Blixen***
Okay, su. Un post breve per riportarmi al passo coi librettini del Sole.La Blixen non l'avevo mai letta no.La mia Africa non mi aveva mai ispirato e Il pranzo di Babette nemmeno sapevo che fosse un suo libro, anche se