Aprile 2014

Tutte queste teste sotto le forbici del primaviere: corte chiome ai gelsi già rasati, parrucche variopinte ai peschi e ai ciliegi, una fugace vecchiaia a meli e acacie. Gli altri, imbellettati, impettiti e fieri capelloni, gonfiano il petto al vento

È pericoloso, quando si abbassa, lui. Non si vedono, ma ha gli occhi e prendono per mano i nostri, ci guardano dritto dentro, determinati, collerici, muovendo un'altalena di caldo e luce appesa a un ramo di sapiente oblio. Per questo seminiamo i pioppi,

Eccola lassù, ancora una volta rimasta con metà testa soltanto. E succede oramai cinque, sei volte l'anno, mai di più; eppure non perde quel sorriso - o ghigno? - e ogni volta si allunga, stira le braccia, scrocchia le giunture,