Ottobre 2011

Di una foglia hai stravolto le veneCon un soffio,Lo stesso con le rugheE l'impronta delle dita. Dei baci hai misurato il peso,L'altezza,Delle carezze la profondità. Dei sogni e della speranzaHai fatto un solo cestoGonfio da spaccare,Da lanciareIn un mare pescoso.

Indossano scarpe preoccupate,Ilari, Dai lacci bizzosi;Le hanno rubate ai fantasmi,Assieme agli occhi, E alle lenzuola.Affossano anguille e coccodrili,Per difendersi dall'ansia,Dalle occasioni,Dai venditori di danzaE di catrame.Li ammaestreranno,A forza di unghie tagliateLingue graffiate,Ciglia bruciate:Un esercito di mummie senz'occhiE senza cicogne sui tetti.