"Il diamante grosso come il Ritz – Taquinio di Cheapside" di Francis Scott Fitzgerald***

"Il diamante grosso come il Ritz – Taquinio di Cheapside" di Francis Scott Fitzgerald***

Sì, è vero che c’è il Fun cool!, ma è anche vero che l’attività del blog non si ferma, e anche oggi, io, da bravo lettore di racconti, mentre aspettavo la partenza della 250, che i cereali cioccolatosi si facessero poltiglia e che sgelasse lo yogurt, sono andato a comprarmi il Sole 24 ore, con i nuovi racconti di Guy de Moupassant, che leggerò volentieri perché non l’ho mai letto [nota: qui è appena successo l’incidente al Sic, e adesso non sono più allegro, per niente, davvero]
Insomma, si diceva di questo Fitzgerald, altro scrittore dall’esistenza tutt’altro che piena di gioia e gaudio, ma che ha lasciato una traccia fortissima, nella letteratura. Qui per leggere un po’ altre cose su di lui. Ricordo di aver letto Il grande Gatsby, anni fa, e che mi piacque molto, ma poi – non so perché – non continuai con altri libri.
A questo punto credo che il prossimo sarà proprio “I racconti dell’età del Jazz
Vabbè, sentite, okay, il Sic è andato, e io non ho più voglia di scrivere il post. Oggi va così. Quindi lo chiudo in super velocità e nessuna rompa i ciglioni.
Il primo racconto è bello, un po’ grottesco, ma così grottesco e surreale da essere quasi potenzialmente credibile. Ci può essere una montagna fatta di diamante? E una famiglia che da generazioni vi abita, nascosta dalla sua ricchezza? Sì, evidentemente, ma prima o poi una voce arriva anche al mondo esterno, e se leggete il racconto scoprite cosa può succedere…
Il secondo racconto è bello, ma io mica l’ho capito del tutto! C’è un tale che dopo aver probabilmente deflorato un qualche tizia che non doveva scappa. Costui, scarpe leggere, si rifugia da un amico, che lo nasconde ma poi gli chiede di raccontargli la storia. E questo non gliela racconta, ma gliela scrive… e da qui potremmo pensare che è un tizio famoso, il soggetto in fuga (o meglio, un’allegoria, perché Shakespeare in carne e ossa, no so mica se esisteva :). Comunque il racconto si deve leggere per il “come” lo dice e non per il cosa, visto che è abbastanza visibile un esercizio di stile.
Comunque, a parte questa cripticità di Tarquinio di Cheapside, per altro racconto brevissimo, la lettura del “Diamante” è più che soddisfacente, soprattutto per il modo pirotecnico in cui viene gestito il finale. Inizio e fine del racconto sono così diversi, in stile ritmico e contenuto, che potrebbero essere stati scritti da due persone diverse. Comunque bello, sì, mi è piaciuto.
E adesso, chiudo e faccio altro, che ho voglia di distrarmi. 
Non fatemi ridicoli coccodrilli nei commenti eh, tanto tra dieci minuti la rete sarà piena di posti dove coccodrillare liberamente e in buona compagnia.
Il mio pensiero, in questi casi, è spesso uno solo, rabbioso e incontrollato, che comincia con una bestemmia grande come il Ritz e termina con “ma di tutti quelli che dovrebbero crepare [altra bestemmia] il cui nome comincia con la S, proprio il Sic. Merda!”

Comments

  • 23 Ottobre 2011

    La mala erba…

    Lieta che ti sia piaciuto il vecchio Fitz di cui ho un ottimo ricordo. Che non voglio rinfrescare per paura di cambiare idea.
    Sono sicura che Guy ti farà sorridere: è un vero birbante 😉
    gigi

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  • 24 Ottobre 2011

    Già, se è un birbante mi piacerà di sicuro. 🙂

    reply
  • 24 Ottobre 2011

    A me sono piaciuti moltissimo anche perché di Fiztgerald non avevo mai sentito parlare a dire il vero e mi ha piacevolmente sorpreso.
    Sto prendendo tutte le uscite anche io del corriere 😀 che grande idea chehanno avuto!!!!

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  • 24 Ottobre 2011

    Confermo! L'idea è ottima, perché si riesce a dare la cifra di un autore senza appesantire, e poi si sostiene, finalmente, i racconti, forma letteraria troppo bistrattata dalla nostra editoria.
    Fitzgerald sì, bello, e in effetti me lo ricordavo bello così.
    E stamattina ho cominciato un po' di Mooupassant e l'ho trovato straordinario, nelle prime pagine, ma di quello parleremo 🙂

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  • Frank Spada
    25 Ottobre 2011

    Attenzione: fate girare per cortesia…

    Se nel vostro quotidiano vi capita di incrociare per strada o in
    altri luoghi comuni bambini che piangono e vi dicono : “mi sono perso, portatemi a questo indirizzo…!!”
    Non lo fate , ma andate con il bimbo al comando di polizia o
    carabinieri perchè è un sistema nuovo che i maniaci o i violenti usano per adescare donne e violentarle.

    Grazie per l'ospitalità.

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  • 25 Ottobre 2011

    ma frank, al è un blog di letterature chest, mico un servizi da la publiche sigurece 😀
    A ogni mût cheste robe al è plui di 15 agns che la sint, speri che no tu la vedis ricevude vie mail, par che si no e je la stesse che o zire di chê volte 🙂
    MAndi!

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  • 25 Ottobre 2011

    Ditemi come funziona: mi metto subito in lista d'attesa!

    g.

    reply
  • 25 Ottobre 2011

    Scherzi a parte, basta andare sul Disinformatico.
    http://retetre.rtsi.ch/index.php?option=com_content&task=view&id=3748&Itemid=62
    è nella lista delle bufale 😀

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  • Anonymous
    26 Ottobre 2011

    Un compliment a gigi parcé a sa jessi spiritose e che daur lis bufulis a voltis si cjatin ancje incipit di storis, a te, invezit, ti dis dome une robe, anzi, te domandi: ma ce ise la letterature?
    Mandi Diaul.

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  • 26 Ottobre 2011

    la rispueste e je une vore facile:
    E ce nol puedial jessi "leteradure"?
    🙂

    reply
  • Anonymous
    26 Ottobre 2011

    I ceci, Gelo!

    reply
  • 26 Ottobre 2011

    Traduzione per favore!
    Sto diventando paranoica!

    I ceci mi sono indigesti e gelo sa l'effetto che mi fanno 😉
    gigì

    reply
  • Anonymous
    26 Ottobre 2011

    "… per questa terza stagione del cannocchiale mi rovescierò le tasche dalla pigrizia […]" – tralascio il resto per non smentire Gelo (è pur sempre un caro amico) e lascio che la letterarietà curiosa aguzzi gli occhi… ci-ce-ci, ma ormai è tardi.
    Buona serata a entrambi.

    reply
  • Anonymous
    26 Ottobre 2011

    "… per questa terza stagione del cannocchiale mi rovescierò le tasche dalla pigrizia […]" – tralascio il resto per non smentire Gelo (è pur sempre un caro amico) e lascio che la letterarietà curiosa aguzzi gli occhi… ci-ce-ci, ma ormai è tardi.
    Buona serata a entrambi.

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