La maga
Di una foglia hai stravolto le vene
Con un soffio,
Lo stesso con le rughe
E l’impronta delle dita.
Dei baci hai misurato il peso,
L’altezza,
Delle carezze la profondità.
Dei sogni e della speranza
Hai fatto un solo cesto
Gonfio da spaccare,
Da lanciare
In un mare pescoso.