Novembre 2014

Arriva il sole di domenica  Mattina  Colorato e chiassoso come una corriera  Di vacanzieri.  Porti tua madre al parco e la vedi che si stufa  Di leggere Rodari, ché la annoia,  Preferisce scrivere senza troppa ortografia Righe che saran lacrime tra qualche anno. Leggi di Svevo che scrive

Il vistît di un mandarin  Si lasse gjavâ  Mostrant agârs di gjoldi: cercis d'Unvier. Lu tiri,  Ale narançon cence cuarp che svuale e si poie sul spolert disniçant odôrs dal camarin dai ricuarts. In bande,  Un padielin che al à plui dai miei agns Che son tancj, ma aromai avonde. Il lat

Ho vagato per i campi annegati  Con i cani bagnati, subacquei  E velocissimi.  Ascoltavo i Mastodon,  Saltavo sui sassi grandi, nelle pozzanghere;  Gli occhiali, Bastonati dalla pioggia  Nascondevano nelle tasche il cielo E gli alberi più lontani. Ho trovato bella, persino,  Una canzone inutile degli U2,  Mentre raccolte due pannocchie,  Una per

C'era l'autunno, quatto quatto, con gli occhi furbi, color zucca, limone, carota, pomodoro. Si arrampicava sui muri, con le unghie crepitanti, o rimaneva appollaiato sui rami a testa in giù, in agguato, per gettarsi sulla schiena del primo refolo, ruzzolare,