Animali a Natale (racconto di Natale noir)
La Luna è una grossa moneta incastrata tra le colline. Vi camminano dentro due sagome lontane. Otto zampe che solleticano la prima neve. *** «Lì, sulla fronte, sembri un unicorno», gli fa la vecchiarda, indicandolo con un moto del grosso
Occhi di panettone
Il mio panettone si fa crescere gli occhi, Datteri conficcati nella arance, Vigila, Sentinella della vacuità, Sulle lettere e sui regali, Sulle luci e sugli scampanellii. Li ha fatti entrare tutti, A tutti ha concesso udienza. Io per vendetta Gli ho mangiato le pupille, Sputato i noccioli nel focolare. Gli ho
Sul filo, muti
Sul filo, muti, Becchi chiusi. Aspettano Vesti sottili.
Digital tsunami
Allora, è da un po' che non rifletto a voce alta sul blog, vero?E sarebbe bene che continuassi a farlo, dai, su, ditelo.Ma diciamo che è colpa di Daniele e del suo penna blu, perché ha avuto la bella idea
Unicorni nella nebbia
L'umidità indossa i panni della nebbia, Di nascosto, S'infila nelle tasche strade e campi, Cammina via, Non saluta nessuno. Dalle poche foglie tenaci, Lacrima, E stringe e bacia ossequiosa, La mano ai camini Degli insonni. Sul quadrante, si rincorrono lupi, Gufi e
"La scampagnata" di Andrea Campucci**
Come al solito mi aspetto l'arrivo di qualche lettore - parentamicofan dell'autore - che mi insulterà dicendomi di imparare a scrivere (non si capisce poi cosa c'entri) o che non ho capito niente del libro, ma la verità è che
Spettralità
Voi la chiamate nebbia. Io immagino come la mano di un fantasma:Dita distese da città a città Unghie come ombrelli a riparare La veglia dei dormienti,Carezza umida che scurisce l'asfalto. Degli spettri hai la strafottenza, Ma non l'ardire di passarci Attraverso.E questa mano tesa e guardinga Si
Spade e corvi
E venerdì. È primavera. Sbocciano i sorpassi, Germogliano le cazzate, Sgorgano i caffè. Prima di sera, L'esercito degli aperitivi Avrà varcato le mura dei locali, Preso d'assalto stomaci e bicchieri. La spada cava degli auguri Trafiggerà migliaia di frasi. Del cadavere della sincerità I corvi Si nutriranno per giorni.
Zulugne strache
Zulugne strache, poie veri sul len ma nol è un barcon.
Non al Sole
C'è quella palla, di nuovo, Come il mese scorso. O forse è un soldo,FormaggioUna mongolfiera. C'è, vuole esserci, non se ne va. Punge cuscini e finestre serrate Come uno scorpione,Rotola lenta, Nane e divi si scostano e ritiran le vesti,Per non farsele calpestare. Lei pare