Carabinieri in giallo di AAVV***
Ok, se un libro lo trovato in edicola in questo periodo e subito lo tolgono meglio parlarne adesso, vero?Quindi inutile che tenga a fare la muffa in cima al pacco dei libri appena letti questo "Carabinieri in giallo" dei gialli
Il canto
Se tu mi chiediDi disegnare una voceLo posso fare solo mentre cantaE' nello spazioTra parole e melodiaChe i tubetti cadono dal tavoloE senza rotolareScoppiano e grillano di luce.E solo lìChe posso separare le sfumatureCon le ditaE rubarle al mare grigioDella
L'inventore dei sogni di Ian McEwan***
Questo è un librettino. Nel senso di piccolo, non di inutile. Anche perché McEwan è quello di Espiazione e bla bla bla
La palût dai gjambars
– Vêso aghe di denunciâ? – al veve domandât Ennio, mieç taponât sot il frontin da la barete di carabinîr.– Nuie, no nus è vanzât nancje un poç. Magari cussì no! Il piçul Fredo, sintât daûr di une cise, al
R.E.M. a Villa Manin – Codroipo (UD) – 24/07/2008
Sì, lo confesso. Lo devo confessare: avevo dei dubbi.Avevo dei dubbi perché è da troppo che non cavano un buon album (new adventures è così lontano
La niçule
O ai il terôr da lis niçulis. No stoi cjacarant di niçulâsi, intindìnsi. Chel no mi passe nancje pal cjâf. E je propit la niçule ca mi spaurìs. Cun lis sôs cuardis picjadis, ca si movin insiemit
La leggerezza delle calunnie
Ti ho visto camminareCosì lontano che le calunnie ti divertivanoTi ho chiesto chi eri e mi ha mostrato chi sonoE non tutto mi è piaciutoGesticolavi ancoraQuando le mie maniSi erano ridotte a un pugnoDi polvereE ti guardavoQuando del tempio mi
La felicità terrena di G. Mozzi***
Torniamo a parlare di libri va, che sarebbe ora.Ormai è passato quasi un mesetto che mi sono letto questa raccolta di racconti che a Ian non piaceva per nulla e che mi ha gentilmente donato, privandosene a malincuore (lo si
Ricordi involontari
C'è che di fiancoA un nodo di foglieGobbe e seccateScorge l'infinito.IoHo solo le gocce del parabrezzaDa unireE contarePer cercare la padronanzaDell'occhio dentro la luce dei fari.EppurePasso e volto il capoVerso le porteDi madri scivolate in cieloLasciandosi cadere da lettiTroppo bianchi
Avevamo
Eravamo di quelliChe vestivanoCon cravatte e braccialiDi superbia e distanziaQuel non ci si poteva permettereIngenuiFalci oblique in un pagliaioIl suono in tascaLa cote lontanaSul davanzale di una finestra chiusaPoi si cresceCi hanno dettoCome fosse insegnarci il paneO la terraO non