“L’incontro” di Michela Murigia**
E' da un paio di settimane che non aggiorno
“Istruzioni per diventare fascisti” di Michela Murgia***(*)
Dunque. Sarà una cosa lunga, ma la farò velocemente. Nel senso.. io avevo scritto questo articolo venerdì scorso, ma poi sono coione, non ho schiacciato bozza, sono uscito a pigliarmi la palestra pokemon, ma ho portato con me l'internet e
“Accabadora” di Michela Murgia****(*)
Manca un quarto d'ora a mezzanotte, fuori c'è un lunedì freddo, pieno di silenzi, e qui dentro ci sono un gin tonic, un vecchio disco solista inutile di Stone Gossard, un altro pc che sta copiando migliaia di mp3 su
“Moon Lake” di Joe R. Lansdale****
Sto per fare una cosa e non mi ricordo nemmeno più come si fa. Parlarvi di un libro, di un libro che ho appena finito di leggere, di un libro recente. Sì, lo so, ho abbandonato un po' questa parte di sito
“Il contesto” di Leonardo Sciascia***
Vi ricordate quelli che non erano i buoni propositi per il 2022? La cosa del libro del primo gennaio? Il contesto. L'ho letto. Da qualche giorno, sì. Già vi dissi che era breve, casuale. L'edizione che ho, per altro, è
“I veri credenti” di Joseph O’Connor***
Varie cose, adesso, ma allcune le lascio da parte e altre, come ascoltare le canzoni che sono rimasto indietro, le mescolo a questo post che mi va di scrivere. Perché con le canzoni, e i dischi, da quando si può,
“Lilit e altri racconti” di Primo Levi****
Occats! Da quanto non scrivo su questo povero sito
“La chiave a stella” di Primo Levi****
It's Natale, ho un piede sfasciato, ho divorato già tutti i marron glacè, la brovada mit muset e devo ancora aprire il mio Gesù bambino. Di buono c'è che approfitto per fare cose seduto al PC tipo mettere via tutti i
"Cento poesie d'amore a Ladyhawke" di Michele Mari***
Mi dispiace restituire un libro senza lasciare nemmeno un paio di righe sul blog. A volte capita. Ieri sarebbe potuto, ché dovevo ridare ad Astrid del ciel questo librettino che le rubai due settimane fa. Ma mi sono fatto fare delle foto
"Il mio romanzo viola profumato" di Ian McEwan****
Ho pochi minuti perché ho voglia di avere pochi minuti. Perché subito vado sul fiume, a cercare di leggere qualche pagina di Meneghello. Perché domani vado a Milano per vedere i National venerdì. E anche i Franz. E anche Umberto Maria Moltheni