gelostellato 28 Febbraio 2024 La casa di dio Dio bestemmia spesso E ha il vizio Del sonno, delle bugie Dell’infilare inverni Nelle primavere. Satana ha carne Stoppacciosa, di nervi Poco inclini alla tenerezza, Ha sempre da parte Una carezza. Non si conoscono, non sanno Dell’esistenza uno Dell’altro E dell’altrove. Abitano in una vecchia casa Colonica, la stessa. I ragazzi hanno segnato I muri con le A maiuscole, Con le svastiche, con i nomi Delle loro fidanzate. La casa è ingombra Di segatura, cenere Tegole spezzate. Le finestre schiudono Le imposte di tanto in tanto, Le porte, dai due lati Non si aprono mai, mai Lo hanno fatto. Ogni tanto piove E le grondaie traboccano Di sangue scuro, grumoso Quasi nero. Una volta a settimana Bussa il postino Ma non lascia niente. Il giardino Da millenni è un frattale Di sterpi e rovi. Sul comignolo una blatta Struscia sul tepore Il carapace.