La casa di dio

La casa di dio

Dio bestemmia spesso
E ha il vizio
Del sonno, delle bugie
Dell’infilare inverni
Nelle primavere.
Satana ha carne
Stoppacciosa, di nervi
Poco inclini alla tenerezza,
Ha sempre da parte
Una carezza.
Non si conoscono, non sanno
Dell’esistenza uno
Dell’altro
E dell’altrove.
Abitano in una vecchia casa
Colonica, la stessa.
I ragazzi hanno segnato
I muri con le A maiuscole,
Con le svastiche, con i nomi
Delle loro fidanzate.
La casa è ingombra
Di segatura, cenere
Tegole spezzate.
Le finestre schiudono
Le imposte di tanto in tanto,
Le porte, dai due lati
Non si aprono mai, mai
Lo hanno fatto.
Ogni tanto piove
E le grondaie traboccano
Di sangue scuro, grumoso
Quasi nero.
Una volta a settimana
Bussa il postino
Ma non lascia niente.
Il giardino
Da millenni è un frattale
Di sterpi e rovi.
Sul comignolo una blatta
Struscia sul tepore
Il carapace.

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