Fenicotteri in piazza
La piazza ha schivato il temporale Con un rintocco di silenzio. Ora è una toppa di penombra Che sbatacchia agitata Dal canto delle rane, L'ombra di un fenicottero Sul catrame ruvido Viene dal ghiaccio E dalla sete. Non ci sono mai molte parole Per raccontare il sonno. I sogni Che vivono nelle
Come la luna bellissima
Sei bella a volte Come la luna bellissima Con la faccia che mi vola sugli occhi E noi a guardare Prosecco e patatine E la pelle che si disegna sul corpo Senza domanda alcuna. Sei bella e ti guardo Senza un graffio di trucco Ma le carezze del sonno E
"L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio" di Haruki Murakami***
Sono già le 23 Ho due ore di sonno addosso, pensavo di cambiar casa e andare a bere birra e tentare di scrivere ma prima ho voglia di stare qui, in accappatoio, ad aggiornare il blog. Non è che proprio possa dire
AAVV – Roald Dahl – Il libro delle storie di fantasmi***
Sono le 7.58 e ho già capito che non riuscirò ad aggiornare il blog entro le 8 e mezza, ora per andare al lavoro. Una volta lo facevo e boh, forse ce la farò. Ora vado a prendermi il caffè e bevo
Colôr di rose
Colôr di rose Balenis tal imbrunî Scjassin la code
Balene rosa
Balene rosa Agitano la coda Dell'imbrunire.