Fenicotteri in piazza
La piazza ha schivato il temporale
Con un rintocco di silenzio.
Ora è una toppa di penombra
Che sbatacchia agitata
Dal canto delle rane,
L’ombra di un fenicottero
Sul catrame ruvido
Viene dal ghiaccio
E dalla sete.
Non ci sono mai molte parole
Per raccontare il sonno.
I sogni
Che vivono nelle sue viscere
Ne vorrebbero ancora meno.