
“Fiabe” di Jacob e Wilhelm Grimm***
Il cibo di DioC’era una volta due sorelle: l’una non aveva figli ed era ricca; l’altra aveva cinque figli, era vedova e così povera, che non avevi più pane per sfamare sé e i suoi bambini. In quelle strette, andò di sua sorella e le disse: – Io e i miei bambini siamo affamati da morire! Tu sei ricca, dammi un boccon di pane! — Ma quella riccona aveva il cuore di pietra e disse: – Neanch’io ho niente in casa – E scacciò la povera con male parole. Dopo un po’ tornò a casa il marito della sorella ricca e voleva tagliarsi un pezzo di pane; ma, appena vi affondò il coltello, ne uscì sangue vermiglio. A quella vista, la donna inorridì e raccontò quel che era successo. Egli si affrettò dalla vedova per darle aiuto, ma entrando nella stanza la trovò che pregava: aveva in braccio i due bambini più piccoli; i tre più grani giacevano a terra morti. Egli le offrì del cibo, ma ella rispose: – E cibo terreno non lo desideriamo più: Dio ne ha già saziati tre, esaudirà anche le nostre preghiere —. Aveva appena pronunciato queste parole, che i due piccini resero l’ultimo respiro, e subito dopo: si spezzò anche il suo cuore ed ella cadde morta.
Che allegria, eh?
La mattina dopo andò dal padre di Cenerentola e disse: — Sarà mia sposa soltanto colei che potrà calzare questa scarpa d’oro -. Allora le due sorelle si rallegrarono, perché avevano un bel piedino. La maggiore andò con la scarpa in camera sua e volle provarla davanti a sua madre. Ma il dito grosso non entrava e la scarpa era troppo piccolina; allora la madre le porse un coltello e disse: — Tagliati il dito; quando sei regina, non hai più bisogno di andare a piedi —. La fanciulla si mozzò il dito, serrò il piede nella scarpa, contenne il dolore e andò dal principe. Egli la mise sul cavallo come sua sposa e partì con lei. Ma dovevano passare davanti alla tomba; due colombelle, posate sul cespuglio di nocciolo, gridarono:– Volgiti, volgiti, guarda:c’è sangue nella scarpa.Strettina è la scarpetta.La vera sposa è ancor nella casetta.Allora egli le guardò il piede e ne vide sgorgare il sangue. Voltò il cavallo, riportò a casa la falsa fidanzata, e disse che non era quella vera e che l’altra sorella provasse a infilare la scarpa. Essa andò nella sua camera e riuscì facilmente a infilare le dita, ma il calcagno e-ra troppo grosso. Allora la madre le porse un coltello e disse: — Tagliati un pezzo di calcagno; quando sei regina, non hai bisogno di andare a piedi -. La fanciulla si tagliò un pezzo di calcagno, serrò il piede nella scarpa, contenne il dolore e andò dal principe. E questi la mise sul cavallo come sposa e andò via con lei. Quando passarono accanto al nocciolo, le due colombelle gridarono:– Volgiti, volgiti, guarda:c’è sangue nella scarpa.Strettina è la scarpetta.La vera sposa è ancor nella casetta.Egli le guardò il piede e vide il sangue che sgorgava dalla scarpa, sprizzando purpureo sulle calze bianche. Allora voltò il cavallo e riportò a casa la falsa fidanzata.
Horror, vero? Ma il finale è ancora meglio, con protagoniste sempre le due pacifiche colombe! Eccolo qua!
Quando stavano per esser celebrate le nozze, arrivarono le sorellastre, che volevano ingraziarsi Cenerentola e partecipare alla sua fortuna. E mentre gli sposi andavano in chiesa, la maggiore era a destra, la minore a sinistra di Cenerentola; e le colombe cavarono un occhio a ciascuna. Poi, all’uscita, la maggiore era a sinistra, la minore a destra; e le colombe cavarono a ciascuna l’altro occhio. Così furono punite con la cecità di tutta la vita, perché erano state false e malvage.