
“Condannati a morte” di Diego Di Dio***
Si conoscono scrittori, editando racconti, di tanto in tanto.
E una delle cose belle è conoscere quelli non permalosi, che imparano, e che alla fine, non poi più granché, da correggergli.
Diego è uno di questi.
Ed è una bella persona, mi è sempre piaciuto.
Abita a Procida e mi è capitato di leggere cose sue, in giro per le garette del web, e le cose che ogni tanto mi è capitato di editargli.
Anche questo ebook, non sapevo come ne fossi venuto in possesso, poi invece mi sono ricordato. Un giveaway!
E per la precisione il giveaway di scrittevolmente, ormai quasi di un anno fa. Però io ci arrivo, eh, pian piano ma ci arrivo, alle cose. E così ieri, anche se voi leggere questo post chissà quando, mentre ero in sala d’attesa a Negrar, (ospedale assurdo, quello, davvero… in culalmondo) ho cominciato a leggere questo. Poi l’ho finito la sera, ritornato a casa, in compagnia di coccolo stanchezza e caffè.
Mi facevano pure male i denti, orcocan, ché mi sa che devo aver avuto una sorta attacco epilettico mentre dormivo, o qualcosa di simile, non so se avete presente? no, mi sa di no. Vabbè, tipo sognare di essere sepolti vivi ma mezzi svegli. E insomma, ecco perché ero ben predisposto a un racconto nero, anche se l’incipit, con la Morte protagonista, non mi aveva fatto impazzire. Poi per fortuna la Morte era solo nel prologo e nell’epilogo, e le tre vicende, ambientate a Procida, e tutte intersecate, con un lieve omaggio ai western nei titoli (l’assassino, il traditore, lo spacciatore; che fa molto western, dai) si snodano più che bene, ed è avvincente, la scrittura di Diego, secca e adatta alle storie noir.
E poi c’è realismo, ed è una cosa che cerco sempre, perché mal sopporto i killer che ammazzano settordici persone e nessuno li cerca, piuttosto che insomma, quelli che “nelle storie inventate tutto è permesso”. Eh no! E infatti, la via della credibilità, qui, è ben seguita e anche se c’é la cornice fantastica, le tre vicende, intersecate anche sui piani temporali e unite alla fine, sono credibili.
Insomma… non sarà il racconto che vi cambia la vita, ma la storia di Massimo, killer che ammazza i vecchi, di Andrea, bugiardo approfittatore che avrebbe tanto voluto la sua moglie ricca crepasse, e infine Tonino, il piccolo boss locale dello spaccio, è una storia che vi avvince e vi porta all’ultima riga, e io, a un noir di una trentina di pagine, non chiedo di più.
Lo trovate in amazzonia a tre euri, anche se, forse, son un po’ troppi, per un raccontino così breve. A questo punto, leggetevi il nuovo lavoro di Diego, che sicuramente merita e costa pure di meno!
Io appena smaltisco anche un po’ di cose in epub, vedrò di recuperare anche quello!
Alla prossima!