“Alfons Aberg, c’è un fantasma?” di Gunilla Bergström**
Si può scrivere un post in dieci minuti prima di scappare al lavoro? Sì, anche perché mica posso perderci mezzore in questo librettino cartonato per bambini, diciamo pure dai 4-5 anni in su.
Non mi è piaciuto del tutto.
Serve a venire a patti con le paure infantili, okay, questo Alfons Aberg, c’è un fantasma?
E vi dico subito che il suo potere è la serialità, e forse, anche un essere stato animato.
Buttatevi un occhio al sito ufficiale, dove in una lingua che si avvicina all’ostrogoto c’è di tutto e di più.
In realtà, Alfons, svedesino figlio di codesta Gunilla Bergström, è un piccolo vip, o per lo meno, ai tempi andati – tardi anni ’70 – si era beccato pure l’onore di una serie a cartoni animati, immagino siano tipo questi che trovai sul tubo.
Insomma, non sarà un caso se questo Alfonso è finito in una collana di “classici moderni per bambini“, assieme, per dire, al nostro Rodari e a Mauri Kunnas e ai suoi gnomi.
Ma perché non mi è piaciuto dle tutto… non so.
Disegni, soprattutto. Anche da bambino, questi disegni non mi piacevano. Non so. li trovavo, ingenuamente, malfatti. Pensavo, ma possibile che non si puà far meglio?
Ora che son che sono fatti apposta, che sono uno stile e blablabla, penso però la stessa cosa:
possibile che non si può far meglio?
I colori puri mi vanno benissimo, per dire, e anche il protagonista, è ottimo.
Guardatelo qui, in questa tavola, dove la mescolanza con un segno più reale è piacevole, da vedere. Poi però il fantasma mi ha lasciato un po’ così e allora non so, probabilmente è solo questione di pelle: c’è approssimazione che mi piace, e ce n’è che mi piace di meno. 🙂
La storia? Niente, Alfons, grazie al papà e a una filastrocca-formula magica, scopre che i fantasmi non esistono… Ah, ecco, questa temo sia la questione… il libro è sbagliato in partenza: come puoi insegnare a un bambino a venire a patti con gli spettri, se gli dici che non esistono? 🙂
Alfons Aberg, c’è un fantasma?
Gunilla Bergström
Edizioni: Il gioco di leggere
euri 10.90 – pagg 28