"Il mostro che disse mamma" di Eva Ibbotson****

download-20

"Il mostro che disse mamma" di Eva Ibbotson****

Ho fatto cose che non si dovrebbero, e me ne frego.
Una di queste è leggere questo libretto per ragazzetti, di Eva Ibbotson.
Un’altra è decidere di parlarvene qui, ora.
E me ne frego, sì, se non va bene. 
Il perché?
Perché dovrebbe freg… ha, okay, volevate sapere come mai ho letto questo libro. Non lo so. Ogni volta che vado a ricollocare un libro di Dahl, il buon geniale Roald, subito sotto, c’è tutta questa fila di Ibbotson, editi spesso nelle edizioni Salani, come queste. E sono tanti.
E io mi chiedo, ma chi sarà?
Così ho visto che non è nemmeno tanto tempo fa che ci ha lasciato, nel 2010, e che su wiki praticamente non c’è nulla, meglio su quella inglese, per fortuna, ma insomma… boh, ciò non è importante.
Più importante è dirvi che questo librettino piccino piccino mi è piaciuto.
Per farvi capire perché, ecco che vi scrivo i titoli delle cinque brevissime storielle:
– Il verme e la principessa che disse pfui
– Il Frid e la cagnolina sciocca
– Il Kraken e l’isola che non c’era
– I Bubri e gli scozzesi travestiti da pecore
– Il Brollakan la cui madre era una Fuaf
Carini vero? perché okay, alcuni prendono lo spunto da mostri veri e altri sono inventati, e alcuni sono moralisti, certo, come il primo vermone che punisce la bambini antipatica e capricciosa, ma hanno parti che sono tutt’altro che a lieto fine, senza la redenzione del personaggio, e il tutto con molta leggerezza e gli innesti di parlata al lettore che sono sempre funzionanti. 
Inutile che mi dilunghi a dire altro, vi ricopio solo, presi accazz, alcuni pezzetti che mi sono piaciuti.

Era in condizioni schifose! Sai come sono le budella degli animali schiacciati? Aveva pezzettini di carne appiccicati dappertutto. Era bagnata e spiegazzata; ed era anche rapata, perché il cavaliere aveva tagliato il verme talmente vicino alla sua testa che le aveva rasato i capelli. E inoltre era coperta di puntini rossi perché , mentre stava dentro al verme, si era presa il morbillo.
Comunque era viva. […]
Il Re era molto contento. “Tu sei un cavaliere coraggioso e nobile” gli disse “ti offro la mano di mia figlia”.
“No grazie” rispose il cavaliere,”sua figlia non è il tipo che mi piacerebbe sposare e comunque sono troppo vecchio”
“è più bella quando è pulita e in ordine” disse la Regina.
“E quando non ha il morbillo” aggiunsero i servitori.
Ma il vecchio continuava a scuotere la testa.

O questo Kraken…

Ma un giorno decise che non poteva andare avanti in questo modo. I remi e le vele che ingoiava stavano cominciando a irritargli lo stomaco, e le urla dei marinai che risucchiava nella bocca gli facevano male alle orecchie e lo intristivano. Così cominciò a trangugiare alghe tre volte al giorno, per mantenersi in forma.

oppure l’ultimo e più simpatico mostro, il brollakan, che

è un essere scuro, pustoloso e informe. Ha due occhi rossi, una bocca enorme e assolutamente niente altro. Un Brollakan non ha ossa, né stomaco, né naso. Non ha braccia o gambe e non ha piedi, né dita dei piedi, e quindi neanche unghie dei piedi. E non ha peli. Probabilmente non esiste niente di meno peloso di un Brollakan.

Vabbè, dai, avete capito, più o meno. Cinque storielle divertenti da leggere in mezzora o anche meno. Coi soliti disegnini Salani style. E’ tutto, per oggi, per domani o per sempre. 🙂

Comments

  • 14 Maggio 2014

    Consigliato, quindi. Qual è l'età di riferimento?

    Ciao, Gelo! Come va? 😀

    reply
  • 15 Maggio 2014

    direi quando iniziano a leggere decentemente, 7-8 anni, per la lettura da soli
    che qui secondo me è più gustosa
    anche leggerlo a qualcuno più piccolo non è male, comunque, tanto è descrittivo e ci sono i disegni 🙂

    reply
  • 15 Maggio 2014

    7 – 8… ok. Non me lo segno, tanto lo trovo qui, no?
    Fra 4 o 5 anni lo trovo qui… forse…
    Oppure me lo leggerò anch'io.

    reply
    • 15 Maggio 2014

      ma leggilo tu!
      proverò a leggerne altri,
      e comunque per i libri per i più piccoli devi andare sul Mostro sul comodino, là stanno.

      reply
    • 16 Maggio 2014

      Conosco la mia biblioteca, c'è una stanza apposita per l'infanzia 🙂
      Saremo là anche domani mattina, come l'80% dei sabato mattina. Credo che l'amore per la lettura si impari da piccoli. Poi magari si perde nel periodo adolescenziale, quando ci si comincia a ribellare, ma se riesco a farlo radicare ora, prima o poi tornerà. O almeno lo spero. 🙂

      reply
    • 17 Maggio 2014

      Oddio, adesso ho visto! Il mostro sul comodino! Cje belo! (corretto?)

      reply
    • 17 Maggio 2014

      cje biel!

      reply
  • 17 Maggio 2014

    eh, avevo capito che non avevi capito
    ce biel
    si dîs 🙂

    reply

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.