Di un sipario bucato

Di un sipario bucato

Di un sipario bucato,
Da cicche e sforbiciate
Gettate a casaccio,
Senza allungare le braccia,
Che mi dici?
Di una tempesta di carte,
Scartoffie e cartacce,
Che imbratta le scrivanie
E dondola nelle liste
Delle cose da fare,
Che mi dici?
E dei lupini, 
Delle lucciole,
Della gomma pane,
Delle cabine telefoniche?
E dell’alba,
Soprattutto,
Che non abbiamo mai la pazienza
Di osservare.

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