Gennaio 2011

Si va.Sempre.Ovunque. A dormireE in vacca.Al mare,A scuola,A puttane. Si va piano,Avanti,Lontano. Si va a casaE a fanculo. Si va A quel paeseDove si va dentroE fuoriE incontro. Si va male,Bene,E come si avesse soloTesta e codaSi va fuoriDai coglioni. E alla fineAnche da fermiConsumati lungo i

Eravamo il fumo carneficeA forma di cuore,La mano sul culoDella moralità degli altri.Avevamo sogni a sonagli E sonni truccatiPer durare di più. Eravamo fieri,Ma volevamo essere Fiere,Ed evitare gli occhi dolciE le multe salate. Eravamo due volte vivi,Ma non ce n'eravamo accorti.

Ti ho sentitaCiabattare da moltoSeminando semaforiChe adesso predicano fieriIn strade dalla faccia sporca. E raccoglievi segnali,Coperte,Calzini, Delusioni,Con una scodellaE qualche borsa di plasticaA tagliarti le mani,Che non ti fermavi maiA raccogliere. Ti ho sentito per anni,Madre,Mettere troppo zuccheroE troppo salePoi preda del ventoPartorito