Sassi
I sassi. A volte nasce tutto da lì. L’idea di costruire, intendo. Abbiamo quel bisogno insaziabile. Di costruire, creare, far durare. Mettere i sassolini uno dietro l’altro e farli stare attaccati. Farli crescere più di noi stessi, e allora cominciamo a chiamarli casa. Oppure trasformarli, e li chiamiamo sculture, dandogli addirittura un nome.
Poi a volte costruiamo cose strane: cerchi sull’acqua, canestri nei tombini.
E quando li lanciamo, è sempre per distruggere, qualcosa che prima si è costruito.
Così è il caos che vogliamo leggere nelle crepe di un vetro o nelle sue schegge, o la vita e vista che vogliamo togliere, mirando agli occhi.
Sono i sassi, il primo creatore. I sassi creatori di creazione. E i sassi, si sa, sono sempre più di uno.
Poi a volte costruiamo cose strane: cerchi sull’acqua, canestri nei tombini.
E quando li lanciamo, è sempre per distruggere, qualcosa che prima si è costruito.
Così è il caos che vogliamo leggere nelle crepe di un vetro o nelle sue schegge, o la vita e vista che vogliamo togliere, mirando agli occhi.
Sono i sassi, il primo creatore. I sassi creatori di creazione. E i sassi, si sa, sono sempre più di uno.