Gennaio 2024

Quando vado tu rimani. Nel groviglio delle dita dove sconfitta è l’ombra intrecciata rafia per sapiente mano che per mano si è tenuta. Nel cassetto zeppo e frusto di pensieri, minutaglia baglior cristallo da bacio insano dalle labbra ricomposto. Nell’eco parola franca disegnata serratura su un uscio gentile e chiuso piano dal silenzio

Mi devo ricordare Che la voce dei morti Non è La voce dei vivi Morenti E diventare Da mare fiume Permette Di scomparire Che le ombre Sono principesse Di inganno E meraviglia Ma non saranno Mai regine Che basta un sasso A spezzare la torre Più alta Se è soltanto illusione E che dalle isole Il desiderio Di volare si fa Necessità E