Luglio 2016

La carogna di questa notte  Si farà investire dall'alba.  Voleranno brandelli e schegge d'osso  E tenebra In ogni direzione,  Le labbra appiccicose di seme  Germoglieranno sorrisi amari  Un volume imbizzarrito  Cavalcherà le strade  Di borghi desertificati.  Sul vetro appannato ci sarà spazio  Per disegnare una cattedrale,  Una scolopendra,  Un'isola del tesoro.  Riusciremo a leggere

In quest'ora cruda, Gonfia di penombre senza braccia  E promesse senza occhi,  Bisogna fare attenzione, Stare in guardia.  Le farfalle, Quelle non abbastanza grandi Non abbastanza colorate Potrebbero vendicarsi, Punire la nostra indifferenza, Legarci i polsi con un chicchirichì,  Pizzicarci le spalle,  Mentre ancora sonnecchiamo,  Portarci via e farci svegliare  In mutande,  Mal accompagnati, In un

Oggi è la notte dei sassi ammalati. Non s'incrocia auto alcuna, Non si incrociano le braccia, i lacci delle scarpe, Le trecce e le cuffiette.  I semafori smettono di funzionare:  Gettano luci opalescenti,  Color pandemonio, zuppa o color del mare. Le lucciole incantate Imparano a ballare,  Ma sbagliano i

Si liberano di notte Quando il sole dimentica le chiavi Della prigione appese A uno spicchio di luna. Non hanno gambe, né braccia,  Solo una testa enorme,  Smisurata E un sorriso che divora  Come i corvi fan coi morti Gli occhi ai vivi. Si liberano e sfilano  In file insane Soldati allineati Senz'armi,