Maggio 2016

Superpoteri Veniva dileggiato, deriso, schivato. Se gli andava bene ignorato. Nei giorni fortunati un operaio scambiava con lui due parole sul tempo. Sapeva di tutto ciò, non era scemo; ma faceva parte delle sue responsabilità. Non doveva badare ai comuni mortali. Il suo compito

Alieni Ne conoscete uno anche voi, senza dubbio. Alzate gli occhi ed è lì: sguardo vacuo, sonnolente, spalle incassate, un bicchiere sempre tra le mani, a centellinarne il contenuto. Vi hanno chiesto dove trova i soldi per stare lì ogni sera, sullo

Come non ti vedessi Tu notte Di piana luna Calmante Qui Nel paese dei malocchi. Come non destinassi Battiti e rintocchi  O ciglia O sete O zirlar d'uccelli e tremar Di ranocchi Al tacer dell'alba Nell'avvicinarsi a noi ora Svegli Ma presto dormienti Sui gradini ripidi Dei sogni senz'occhi.

L'argento nella barba Dovrebbe essere immagine desueta  E stretta dall'abuso Dei poeti, Ma per me è solo Un buon conduttore. Sono tornati i Cult A cercare un volume, E gliel'ho dato; Sono riuscito a mangiare dalla griglia Come fosse pentola,  Scottandomi una risata. Dormo tra i ricordi del divano Accoccolato Senza togliermi la

Spettri Succedeva ogni volta, in qualsiasi locale, con chiunque ci andasse. Il suo tavolino pareva spingersi ai confini dell'oblio. Ordinare qualcosa era una guerra da vincere sbracciandosi. Dopo l'ennesima snervante attesa si convinse di non esistere e investì la graziosissima cameriera di

Un racconto sul frigorifero Sognatori Giacomino sosteneva di poter spostare le nuvole. Questa la metto lì, diceva, questa là, e intanto muoveva le manine.  Non era vero, ovvio, ma intorno tutti sorridevano ed erano più leggeri. Tutti avrebbero voluto fosse vero. Nessuno mai s'azzardò a contraddirlo.