Settembre 2015

Venite a prendermi qui dove non avete regno perché non avete abbastanza bottiglie e lattine e bicchieri e piatti e modi di dire e voi nemmeno modi per morire.  Venite a prendermi qui sopra le gambe lunghissime che hanno a volte

Su quelle montagne, sotto, quelle montagne, Riposa un mostro grande e gibboso. La pensavo così, da piccolo, mille anni fa, E la penso così ancora adesso, anche se non vedo più la coda, o le corna. E a questa sera pesta, che non regala

Non c'è poi molto da salvare Nel baluginare Di tutte queste pozzanghere tremanti: A malapena mettono su Una idea di faccia Di fronte alle insegne dei bar O delle pizzerie. Né nelle stazioni radio pare  Esserci una qualsiasi vendetta O abbandono: Sempre le stesse canzoni,  pesci poveri pescati dalla riva Di fronte

Sto fuori, fa freddo, mangio arachidi.Getto i gusci e il loro rumore  Nel cestino del Comune, a far compagnia  A rifiuti meno nobili.Non piove, bevo birra, ascolto Above.Il nero in cielo scimmiotta l'apocalisse. C'è un matrimonio, sotto un portone, da qualche parte.Entro