Imbruniti

Imbruniti

C’era un tramonto, ieri. Uno così, come ne vedo tanti dietro casa, per la fortuna che la sorvola, di polveri rosse e nuvole spesse. Non come quelli di giugno, inarrivabili, ma per certi versi più caldo, nonostante il freddo, fatto più di intenti, che di nostalgia, e di un rossore che è più languore, che passione. Ce n’era uno anche venerdì, ficcato tra un muro e una colonna, tra aule e montagne, ma vivo in un mondo dove se lo indichi a un collega nemmeno si volta, e continua a parlare di cose inutili, da chiedersi se ne abbia altre, oltre e a quelle, a svernare in gola. Eppure è persona buona, come altre, come molte. I tramonti non fanno per tutti, non sempre. Ci si deve stare dentro, sprofondare, E’ come scegliere tra il dichiarare piacere dell’acqua e il non avere tempo di dirlo, perché già bagnati, e scuriti, in altre parole, imbruniti.

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