"Occhi di lupo" di Nicoletta Vallorani**
Ieri era una giornata nata sotto il segno di Murphy. No, non Eddie, quell’altro, quello che vende pane imburrato con la marmellata, un tanto al culo.
Lasciamo perdere che mi faccio il sangue amaro dai giornali, già la mattina, covo di fascisti e decerebrati privi di ogni etica professionale, quasi tutti. Poi riesco sempre a litigare con qualcuno, in qualche commento di qualche cazzo di notizia, e poi che, erano le quasi nove e lasciamo anche stare che dopo aver corso come un pazzo per tentare di trovare un regalo per il papi, (no, non silvio, il mio), che oggi compie, è cominciata ad andare così:
– volevo i bastoncini da camminata nordica ma
*non li ho trovati
*costavano troppo
– volevo la lampada solare, quella tipo ikea
*ma da mason du monde ne avevano a centinaia, dico, centinaia, e niente, nessuna solare
*da Cose di casa uguale. niente, decine, e nessuna solare.
– e così ho ripiegato sui vestiti, ma insomma, alla fine, quaranta euri per una maglia e una felpa scelte in tutta fretta e boh, già lì ero in ritardo, e bla bla bla, la maglia, ovviamente, non gli va bene.
– poi tamponamento in autostrada e la coda in uscita me la son beccata tutta…
– e poi nella triste insalata di tonno wurstel olive che mi ero fatto, è uscita una unica stramaledetta oliva col nocciolo (che ho masticato)
– e poi la macchina del caffè non andava
– e poi è partito l’internet che così manco cazzeggiare…
E insomma, per dire, adesso, ho una dozzina di punti sul palato e tanto bestemmie perché per due settimana non potrò fare un cazz.
E quindi, insomma, avendo pure dimenticato a casa il libro della Mazzantini, che mi mancavano poche pagine, mi sono detto… Eh, no, sticazzi, queste avversità non devono nuovere alla mia non-pausa pranzo, obbligandomi a lavorare, e allora sono andato nella stanza dei libri per ragazzotti e mi sono messo a cercarne uno piccolo, ma piccolo che si potesse leggere in un’ora o poco meno.
E ho beccato questo de “i Corti“.
Li conoscevo già.
Lessi una volta il primo della collana, beccato per un euro in un negozio lignanese.
Era quello di Brizzi, Paco è il più forte di tutti, e ricordo che nemmeno quello non mi disse granchè, però la collana mi piacque. Le novelle… è una misura che può dare tanto, alla narrativa, secondo me. Ma è una misura difficile, lo so, e anche se per i ragazzi è adatta, si corre il rischio di non pretendere troppo, e magari offrire una cosa sufficiente, buttata lì, ma senza un vero nucleo narrativo forte, come se la novella non fosse abbastanza ampia per.
Non mi dispiaceva, perciò, scoprire cosa scrive la Vallorani, nome dei pochi italiani “di genere” che hanno cominciato a far girare il nome. C’erano anche altri titoli, suoi, per ragazzi, lì vicino.
“Occhi di Lupo” non era il massimo come titolo, lo ammetto, ma ho sbirciato se vi fossero altri titoli di questa collana (dentro c’è, per dire, Lucarelli, la Vinci, Pinketts, Baldini e altri che non conosco, ma insomma… non dei carneadi) e non trovandone, okay, mi son detto, vada per una storia sui lupi mannari.
Non mi ha infastidito leggerla, ma non mi è piaciuta, e confesso che non credo sia per non aver tenuto conto che la storia è dedicata a lettori più giovani… La storia è ambientata in un villaggio tipo nella terra del Fuoco, dove c’è il freddo, i lupi cattivi, e gli uomini…. anzi, no, le donne. Donne perché sono una sorta di amazzoni, quelle che abitano il villaggio della protagonista, che durante la stagione con il sole cacciano e poi, per sopravvivere, tengono a bada i lupi, che però, capita, gli divorino il bestiame. Non ci sono uomini, nel villaggio, e domina, in genere, la figura femminile. E già qui, se un ragazzetto non è stordito, si chiede: come procreano? e i bambini maschi? che ne fanno?
Non si sa.
Il racconto è diviso in lune, sette, (si, okay, ricorda King) cosa un po’ forzata perché in un paio di lune non succede niente di che, o che non si potesse raccontare altrove. La protagonista, istintiva, partirà a caccia di un lupo dagli occhi verdi, che ha ucciso la sua amica/sorellastra quando aveva una dozzina d’anni. Ora ne ha diciotto (chissà perché poi, in questo villaggio sperduto, la maggiore età è la stessa nostra, e chissà come contano il tempo, visto che paiono vivere con archi e frecce e fuoco e abitare in case di ghiaccio…) e insomma, diciamo che la vera domanda arriva più avanti, perché benché banalotto, questo racconto di formazione (il viaggio dell’eroina per la vendetta che si tramuterà in avventura e altro) all’inizio regge e la lunga analessi che ci racconta della fu amicizia tra le due diversissime ragazzine, si fa leggere. Poi… mettiamola così: te hai gli occhi feriti, vieni circondata da 15 lupi, accendi l’ultima torcia e scopri che tra loro c’è anche quello grosso e cattivo, che stavi cercando, ma oramai non hai più forze, tiri una freccia a cazzo e svieni. Punto. Ti risvegli in un letto con un tale che ti cura e bla bla bla… cosa pensi? E certo! quel tale è un lupo mannaro, visto che ha gli occhi come quelli del lupo, e cerchi per decine di volte di ucciderlo, mentre ti cura. Ecco, è qui l’errore, sfido qualunque adolescente attuale a non pensare che questa eroina è una idiota. Cioè… ma proprio non ci arrivi? non ti fai venire manco mezzo dubbio? niente no? I ragazzini non sono idioti, e queste cose le soffrono. Bene… fin troppe parole per questa letturina che comunque ha il pregio di esser snella e ben gestita, e quindi vabbè… okay, ho letto pure questo. che poi mi sono ricordato che ne ho un altro, di questi Corti, ma di questo, non ve ne frega niente, e nemmeno a me. 🙂
Nick Parisi.
Credimi con i libri scritti dalla Vallorani è una pratica comune vedere che partono bene ma che poi si perdono per strada in un mare di ingenuità, quindi…niente di strano.
Riguardo ai commenti dei giornali, credimi anche su questo: solo tempo perso e tanta ma tanta incazzatura. Per un certo periodo ho frequentato come commentatore il forum di un noto quotidiano del Nord Est….bene, ho lasciato dopo un poco perchè era pieno di commentatori che cercavano solo l' offesa e la rissa verbale. Ed almeno in questo caso i luoghi comuni si sono rivelati veri perchè i più scorretti ed ignoranti erano proprio i commentatori di destra.
Ciao.
gelo stellato
ah beh, oramai allora sembra che tutti i commentors siano destrorsi… un mare di ignoranza e cattiveria… vabbè. ma mi sento un vigliacco a non dire mai niente, anche se oramai sia messaggero e gazzettino mi odiano. 😀
Marco Montozzi
Non ci trovo niente di male nelle ingenuità della Vallorani che, a mio parere, sono messe lì in maniera studiata.
Accade ne "il nome segreto della guerra" e ne "Il cuore finto di DR" i cui finali, quasi ovvi, non stonavano con il resto della storia.
Poi vabbé magari sono io che sono di bocca buona.