Ottobre 2013

Arrivano le streghe,Ma hanno corte le sottane e non ballano più. Le rughe nascoste Dalle luci e dal belletto;Le tette a spasso sullo scodinzolare degli occhi. Gli orchi invece occhieggiano,Armati di denti candidi e gin tonic. Conservano nei portafogli,Artigli e inganni, Numerati

  E con una pioggia così Che non trova misura nel tergicristallo, Non trova pozzanghere, né le cerca, Inganna gli ombrelli, li tradisce, Disarma la polvere e il resto scurisce, Con una pioggia cosi, Che solletica le rose E diverte le bisce, Non resta che dare spazio alla calma, Al

C'è qualcuno di chiaro,  Soffiato fuori,  Come l'ultimo lunghissimo sospiro del buio.  Non si distingue mai con certezza  Il nome - se Alba, se Aurora - per la fretta,  Lo slancio  O forse soltanto una fresca timidezza.  Certo è, s'appoggia alla porta,  Guarda sorride e va,  E pochi la

C'è una luna che ti rotola negli occhi Agita le sponde Le braccia Le pieghe della memoria,  Che calme non eran state mai.    C'è una luna Una sola Che bussa forte Con le chiavi in mano.   Che scuote Scoperchia  Dirama.   C'è L'ho vista E' qui fuori adesso.   Si nasconde dietro i vetri Le coperte Le porte

Vicino al fruscio dell'asfalto Nei canali si agita il caffelatte Della mia colazione. Le foglie biscotti Che non si sciolgono, Ma non ritrovo più. Sulla mensola delle zucche vuote Ce n'è sempre almeno una Che ti ha tradito Euna che vorresti Essere tu.