Futurismi da setacciare

Futurismi da setacciare

Non mi capita spesso di parlare di eventi, ma questa volta, seppur brevemente, mi va di farlo.
In fin dei conti l’intento fondamentale di questo blogghe è spartire cose belle e cosa c’è di più riconosciutamentemente bello che non l’arte.
Se non altro, anche quando una cosa si sembra di un bruttume tale da sollevare le folle, pensiamo sempre che ci sarà ben qualcuno che trova quel bruttume un bellumo per non dire un meravigliume e quindi tacciamo.
E allora ecco che, sui suggerimenti di Cristina, lei che di futurismi ci capisce, visto che scrive senza virgole, nel weak end sono andato a Gorizia a vedermi la mostra MARINETTI E IL FUTURISMO GIULIANO.
Vi dico subito una cosa. La mostra chiude il 28 di questo mese e se siete in zona, tipo triveneto, e nel week end prossimo volete prendervi una mezza giornata, beh, fatelo, perché veramente vale la pena. Alla fin fine molti di Futurismo ne sanno quando ne so io, ovvero tipo una accozzaglia di concetti che posso riassumervi così: “Marinetti; manifesto, andareinguerra, velocità, wlascienza, wilfascismo, scriveresenzavirgole, quadristrani, riunioniconbottedaorbi, definirefuturistaognivaccata, modafuturista, viaalleregole, artefuturista
Si insomma, ecco, un coacervo di idee anche giuste ma che non rendono bene quanto vedere questa mostra.
Siccome sono tutto tranne che una persona adatta a parlarvi d’arte vi dico per punti perché dovreste andarci e cosa è piaciuto a me:
1) ci sono quadri, libri, menù, articoli di giornale, manifesti, locandine, lettere, sculture. Ma anche ombrelli, cassapanche, vestiti, bozzetti di moda, piatti, appendiabiti e pure un progetto per un cesso, futurista. Vedere tutto questo vi dà l’idea di cosa sia un MOVIMENTO.
2) ti porta indietro nel tempo. Un conto è leggere sui libri di storia cose come tipo che lo stupro di guerra non solo è consigliato, ma fondamentale in un’attività di ricreazione del ciclo di vita (ovvero portare con la forza la vita così come hai portato la morte) e un conto è leggerlo sui manifesti e sui giornali dell’epoca. Fa un altro effetto, ve l’assicuro.
3) diverte e affascina. Leggere il menù futurista o farsi raccontare dalla guida (è gratis) una tipica serata futurista tra ovazioni e risse, oppure delle mostre organizzate dagli antifuturisti fa anche sorridere, adesso, e comunque dà un’idea di arte, condivisibile o meno, molto più coerente e pura di quella che c’è attualmente.
4) ti lascia intuire come artisti diversi possano stimolarsi. Vedere tutti i nomi dei ritratti che posavano  uno per l’altro e conoscere i vari pittori per via dei loro lavori reciproci (per altro belli) è stato davvero figherrimo. Alla fine mi sembrava che i vari Russolo, Balla, Depero, Pocarini (Sofronio!?!), Sanzin… fossero tutta gente che avrei saputo riconoscere, se ne avessi visto l’ectoplasma in strada, appena uscito dalla mostra.
5) costa 3euro quella di serie A e altri 3 scontati a 2.5 quella di serie B, in castello, che poi è anche più avvolgente per una location molto curata e la musica anni ’30 che veramente è “naufragante”
6) ti puoi vedere anche il museo della grande guerra a scrocco che è bello (anche uno di preistoria e uno di vestiti, ma a parte la macchina per filare grande una stanza, non è che erano granché). E anche qui, una cosa è leggere i libri di storia, una cosa è leggere i volantini austriaci che invitavano alla diserzione o toccare e giocare (no non lho fatto, perché non si poteva e non mi azzarderei mai a farlo, io che sono ligio alle regole…) con le mazze chiodate e i tirapugni usati in trincea.
Okay
doveva essere un post breve ma quando si tratta di dilungarmi ho il talento di vulcano che fa una gara di rutti.
Ora vi metto qualche immagine e vi lascio questo link da cui scaricare il pdf del volantino.
Qui un altro linquo utile. Qui il manifesto di Marinetti, così tanto per.
Ah dimenticavo di spiegare il titolo.
Che alcuni pensieri futuristi siano aberranti, è palese e condivisibile, però è un movimento che va setacciato, filtrato e conosciuto per quel che contiene, e non per i vestiti che ha indossato.

Comments

  • 17 Febbraio 2010

    Vabbe', mi hai convinto! Visto che sono in zona, anzi in turno proprio a Gorizia, la prossima settimana vado a vedere il futurismo suggerito da gelostellato!
    Ciao e a presto!

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  • gelostellato
    17 Febbraio 2010

    Vedrai, mi saprai dire,
    ricorda che è in due posti, mezza in castello e mezzo nel palazzo.
    Se per caso vai fammi una foto con qualità umana al quadro di de finetti "l'equilibrista" e poi magari me la mandi. La mia è venuta malissimo e in rete non lho trovato 🙁

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  • 17 Febbraio 2010

    Molto interessante il tuo articolo.
    Gorizia mi è un po' lontana, ma spero quest'estate di riuscire a vedere qualcosa di De Pero a Rovereto.
    A Roma c'è stata una mostra alle Scuderie l'anno scorso. Assolutamente brutta e deludente.

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  • 17 Febbraio 2010

    Interessante 'sto post(o).
    Io che di arte non ne so nulla, un salto ce lo faccio 'sto weekend.

    Ma poi il coacervo era buono?

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  • gelostellato
    17 Febbraio 2010

    certo che era buono
    il famoso coacervo di salmì
    se lo accompagni con spremuta di limoni coacervi è la morte sua, anzi tua
    ahahahah

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  • 19 Febbraio 2010

    Adoro i gnocchi col coacervo.
    E aspetto ancora di farmi protagonistare da te eh.
    Non dimenticarmi

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  • gelo
    19 Febbraio 2010

    non ti preoccupare
    ho sempre consegnato tutti i premi
    a fine RR avrete anche il vostro 😀

    reply

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