Febbraio 2010

Mi hai guardato con gli occhiSfalsatiUrlanti di rugheChe mi hanno graffiato e preso.Ti immaginavo ciòChe mi anneriva le maniDi more e cortecciaAi tempi in cui le troteGuizzavanoCuriose nei canaliDi scolo dei campi di grano.Io ti preferisco ai proverbiAi cerchiAlle opinioni.Adesso

 Che il mare descrittoAlza la sottana e zampetta Fino all'altra spondaE' un sogno obliato.Quello pensatoHa fatto le valigieChiudendole con un calzinoAnnodato.Il mioQuello nuotatoE parlatoE camminato,Mi scrive lettere di profumoDai quadri e dai pensieri.