Carabinieri in giallo di AAVV***

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Carabinieri in giallo di AAVV***

Ok, se un libro lo trovato in edicola in questo periodo e subito lo tolgono meglio parlarne adesso, vero?
Quindi inutile che tenga a fare la muffa in cima al pacco dei libri appena letti questo “Carabinieri in giallo” dei gialli Mondadori.
Tanto per cominciare: perché l’ho letto?
Beh, perché c’è dentro un raccondo dell’Homo in Vitro, di cui io sono fan, e per 4.50miseri euri figurati se non me lo compravo. Tra l’altro ero curioso.
Curioso di cosa?
Curioso di vedere com’erano questi racconti che provenivano da un concorso lanciato dall’arma dei Carabinieri e che aveva come montepremi per i primi tre, rispettivamente, 3-2-1mila euro. (per la cronaca, l’ordine di arrivo è quello dell’indice).
Tra l’altro presidente della giuria era De Cataldo, il che dovrebbe essere una buona cosa.
Un montepremi così alto significava 392 partecipanti e su cotanta abbondanza, mi son detto, ci sarà della roba buona.
E c’è della roba buona?
Beh, devo dire che quand’ero a metà stavo per dire “mica tanto”, una volta letto tutto… beh, dai. E’ stata una bella lettura. Più della metà dei racconti mi è piaciuta e due o tre li ho trovati davvero molto buoni.
Sì, dai, se volete leggervelo sotto l’ombrellone, beh, è consigliato.
Se siete aspiranti scrittori e voleve vedere come si struttura un giallo in un racconto breve
è consigliato
Ed è consigliato se siete carabinieri o simpatizzanti tali.
Ovviamente meno consigliato alle seguenti categorie di persone: criminali di guerra, piccoli trafficanti, papponi, analfabeti, cani guida per gechi, carcerati che provano dell’astio nei confronti dell’arma, carabinieri corrotti e scoperti… 😀
Ok. Chiudo dicendovi quelli che secondo me erano i migliori racconti e quel che invece mi è stato sulle palle.
Il vincitore era un buon racconto, anche se forse non il migliore, ma siccome ha dato in beneficienza il premio (chissà come mai 😉 va bene così
Poi, buoni racconti erano anche Corriera32, cavallo e bicicletta e Una questione delicata; Discreti racconti erano Il cane di velluto (anche se un po’ inverosimile) carabinoir, rosso primitivo, L’appuntamento. Non malaccio gli altri.
Quel che invece mi è stato sulle palle è il terzo banalissimo racconto, Full, in cui si narra l’avventura di un cane che cerca esplosivi. A parte la pochezza del racconto che si inserisce nel filone della soggettiva animalesca senza un minimo di originalità, il fastidio è che questo racconto è tutto tranne che un giallo. Boh? Raccomandato? O era per far vedere che esistono anche i cani, tra i carabinieri? Mah, non so. Comunque questo racconto non andava selezionato.
Seconda cosa che mi stava sulle palle è il penultimo racconto che non si sa perché è il doppio di tutti gli altri. Ma se il concorso aveva un limite di 15cartelle, e ammettendo anche un’opera di editing che le ingrassi un po’, perché questo racconto è di 30cartelle?
A posteri l’Arma sentenza. 🙂

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