Dovevo dormire

Dovevo dormire

Dovevo dormire

Ma c’è stato pubblico

Nel mio cervello.

Le pagine si son rotte

In orecchie e stropicciature,

Le porte aperte, il loro vociare,

Le scale ingannate dai davanzali

Mentre dovevo dormire

E ho disegnato

Me che disegnavo

Me che disdegnavo

Me

E il mio sonno senza sogni

Ininfluente.

Ma dovevo dormire,

Dovevo domandare al cuscino

Il permesso, l’età,

Una figlia da consolare

Domandare una canzone

Senza rughe e senza dita

Domandare senza chiedere.

Dovevo dormire

Con la faccia piegata

Dalla luna

E una goccia di pelle

Che scivola sulla tua

Che scivola sulle lenzuola

Che dormono già.

E dovevo dormire

Perché la bocca s’allarga

Inghiotte la faccia

Il tavolo

La casa

Il mondo addirittura.

 

Post a Comment

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.