Maestri del colore (41-50)
I MAESTRI DEL COLORE (41-50) 41 Edouard Manet (1832-1883) La bionda con i seni scoperti (Olio su tela, 62x52, 1878) La bionda Edward smanettò sul cellulare e sospirò
Maestri del colore, 41: Manet
Trovare le copertine di questi numeri vecchierrimi dei Maestri del colore, che sono in formato A3, è sempre difficile e infatti devi ritagliare certe merde di immagini. E voi direte, e ma fagli una foto, no? e te la mandi,
Mûrs vuarfins, di tantis bandis, ancje a Puçui
Si ju cjate un pôc dapardut, ancje se no simpri come chest, pene fûr Puçui, pe vecje strade blancje che e puarte a Morten, che tu scugnis passâi tal mieç e no tu puedis zirâi ator, jessint che tu laressis
Eclissi
Eclissi ha un'aria di sfida, di paura, Eclissi caga nella doccia e sotto la credenza Eclissi di carezze non può Far senza. La notte si è staccata dalla sua schiena: è delicata, superba La notte si accartoccia negli angoli con la vergogna Dei pensieri passati, degli
“La prima sorsata di birra…” di Philippe Delerm***
C'era una volta, su radio 2, Dispenser, un dispensatore automatico di stimoli quotidiani. Era una trasmissione bellissima, tra le migliori, credo, che possano essere esistite in radio. L'ascoltavo poco, ma quando mi capitava, non me ne staccavo. Inutile che andiate a
Di dut, intun puest sôl, a Vençon
Tu vâs a Vençon par viodi altri, e tu lu viodis, ma cuant che tu stâts par lâ vie, inte glesie che e jere stade, sdrumade, lassade, inmagant za di bessole, cui siei rudinaçs superbeôs, ben po, propit li suntun
Per voi
Siete intorno a me Brandite un cuore (il vostro?) Spugnoso, Stretto nelle dita, Mezzelune umide senza stelle di compagnia A stillare sfacciati scintillii. Che posso fare? Che posso fare per voi? Per te ho chinato il capo, Ai ghigni e allo scherno E alle teste scosse per commiserazione; A te invece
Di rigoglio e vanità stremata
Nello sterrato è l'estrema Grazia d'irregolare Melodia, Con noncuranza correvo lungo L'argine del torrente Viziato, mormorante, Il martin pescatore tuffava il capo Due trampolieri lontani, Sul fondale s'alternavano Pozze brulle a distese Di rigoglio e vanità stremata. Ammiravo stupito un ricordo Disseppellirsi e sedersi sulla comoda poltrona Dei miei sospiri.
“Conan – il ragazzo del futuro” di Alexander Key***
Sapete qual è una bellabrutta cosa di bazzicare una biblioteca e mettere via i libri? Che ogni tanto vedi un libro e ti sorprendi. Per vari motivi, ti sorprendi. A volte sono successivi. Tipo sabato scorso, che ero lì, cazzabubbolavo per cinque minuti
Nubi sbruffone
Nubi sbruffone Sbirciano contrariate Gemme d'anagallide