Gli ePub-stellati: tre racconti di gelo per voi

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Gli ePub-stellati: tre racconti di gelo per voi

Mi dispiaceva, sì, non salutarvi prima del mio eremitaggio natalizio senza regalarvi il solito ebook di racconti.
Però quest’anno non ci sarà un particolare eremitaggio e forse, mi son detto, nemmeno l’ebook.
Ma poi, così come nascono tutte le cose belle o brutte della vita, ecco che ho cambiato idea e in questi giorni ho trovato tempo e voglia.
Il tempo per sbattermi un po’ e fare tutto da solo e regalarvi tre racconti, a tutti voi, amici di blog.
Ho seguito un po’ quella cosa là, del fai agli altri quel che vorresti gli altri facessero a te… no, no, tranquilli, non vi sto offrendo del nesso orale gratuito, sempre di ebook sto parlando!
E appunto, ho notato che a me sono piaciuti gli ebook monoracconto, corti, che si iniziano e si finiscono, e magari ti lasciano anche qualcosa.
Così l’ho voluta fare anche io, questa cosa, e proprio perché non volevo rompere i ciglioni a nessuno, ho fatto una cosa molto easy e homemade, perché alla fine, è tutto per voi che passate qui sul blog di gelo, e non mi interessa la pubblicità. Me la farete voi, vero? 🙂
No, dài, non dite già che saranno schifosi…  ho cercato di mantere i limiti della sufficienza, sotto tutti gli aspetti, o quasi.
Gli ebook sono in formato epub, tanto per cominciare.
No, niente lavoracci con l’editor e i codici html. La patch per openoffice mi ha reso la vita facile, e il fatto di avere un solo breve racconto me l’ha semplificata ancora di più. Non sono validati perché della Toc mi sbatte il cazz, ma sul mio cybook opus funzionano egregiamente.
Per le copertine, lo so, fanno schifo, ma tanto non sono quelle che dovete leggere. 🙂

Per un racconto ho usato un mio quadro bruttissimo, questo che vedete, che però almeno è stato dipinto ad hoc. Per gli altri due, delle mie foto, senza nemmeno modificarle. Oltre al racconto non c’è altro, se non una paginetta finale di mie considerazioni sullo stesso. Fine.
Per il download niente siti fighetti di ebook, niente vetrine per il mio negozio (sembra quasi una roba filosofica :). Si scarica tutto da divshare, e piazzateci pure un “mi piace” o un “+1” se soffrite di social syndrome.
Se vi piacciono, mi fa piacere.
Se non vi piacciono, so di non avervi rubato troppo tempo.
Se non vi interessano, non dovreste essere arrivati nemmeno a questo punto del post 🙂
In ogni caso, dite pure quel che ne pensate, i commenti sono qui per questo.
Magari perché no, se l’esperimento funziona lo rifaccio e non vi lascio nemmeno aspettare un anno.
Ma presentiamoli, su, questi tre racconti.

KAHLOUBRHA” è un racconto che è già stato pubblicato su “Chimera” l’interessante web magazine che sta cercando di sopravvivere anche adesso. Penso pochi di voi l’abbiano letto, in ogni caso.
Non siate così idioti, vi prego, da googlare il titolo prima di leggere il racconto. Se lo fate poi potete anche fare a meno di leggerlo. 🙂
E’ un omaggio, più che una storia del tutto mia, una specie di cover… diciamo.
Come al solito, pretendo dal lettore attenzione, non ci posso fare niente: è un mio difetto. Perdonatemelo 🙂
Dev’essere lungo una decina di pagine, niente di impegnativo. Parla di un enorme pesce anfibio cornuto che Lorenza avvista sul lungarno. Ci andai a correre con la Elena sul lungarno e il fiume, come tutti i fiumi grandi, mi ispirò…

SCARICA KAHLOUBRHA IN FORMATO PDF

VESTITI D’ALBERI” qualcuno di voi lo ha già letto, possibile, ma sarete sì e no una dozzina di persone. Per il resto, non è mai stato pubblicato e anche questo è una decina di pagine o poco più.
Nacque una notte di neve in autostrada, tornando da Vicenza dopo una serata con Silente. Avevo ‘sta immagine, in testa, di un albero che si abbassa per raccogliere una foglia che gli è caduta. Anzi, di un bambino che gliela porge, e da lì tirai fuori la storia. Mi piacque, mi piace tuttora.
Dovrebbe essere un bel racconto, dicono.
A me, rileggendolo, non ha fatto grande impressione, ma dev’essere dovuto al fatto che mi sta antipatico.
Volevo farci la copertina da hoc. Avevo in testa un albero vestito, anzi due rami che intersecano, fuoriuscendo da due maniche. Ma no, non ne avevo il tempo, e vi dovete accontentare di una bella foto, o meglio, della foto normale di un albero molto bello e fascinoso.
La storia? Onorio è un bambino, orfano, che si convince che ogni albero di un piccolo bosco dietro casa sua rappresenti una persona. E comincia a vestirli….
PALETTA GIALLA” nessuno di voi lo ha letto, ed è, temo, il peggiore dei tre. Non è colpa sua… e nemmeno colpa mia, dài.
Non è colpa di nessuno.
E’ un vecchio racconto, di quattro anni fa, forse cinque, e sconta le ingenuità e le colpe di una mano che sta imparando a scrivere.
L’ho riscritto, certo, perché era veramente scritto di merda. Ma non ne ho modificato la struttura, né la trama, anche se andava fatto. Potrei dirvi che è piuttosto genuino, figlio delle suggestioni dell’epoca, di quando vedi una paletta gialla sul pelo dell’acqua e pensi a tante immagini suggestive, senza poi chiederti se tutto questo possa entrare in un nucleo narrativo coerente e bla bla bla…
E poi vado spesso a correre o passeggiare con Elisabetta, nel lignanese, d’estate, e un mostro marino ci starebbe proprio bene. Ma un bestione così, in una laguna come quella di Marano, non potrebbero vivere, perché non ci sarebbe abbastanza profondità d’acqua e abbondanza di cibo. A meno che… non fosse fatto di sabbia.
E allora eccovelo, un bel serpentone marino fatto di sabbia. Ma non vi preoccupate… non è cattivo come sembra…
Bene… è tutto.
Grazie di tutto, cari amici di blog.
Con stima e rispetto, buon 2012.

Comments

  • 30 Dicembre 2011

    Scaricati. Tornerò su questo stesso post per farti avere i miei commenti, man mano che li leggerò. 😉

    Ciao e buon anno!

    Gianluca

    reply
  • Vampiro
    30 Dicembre 2011

    paletta gialla l'avevi scritto per archetipi, se non ricordo male.
    quello sugli alberi invece non ricordo se l'ho già letto o meno.
    boh, dopo me li scarico tutti e tre.
    ti faccio adesso gli auguri di buon anno nuovo, ché da oggi pomeriggio fino al 2 non avrò sufficienti capacità cognitive per farlo.
    perciò buon anno nuovo, stronzone 🙂

    reply
  • 30 Dicembre 2011

    Ma chi è questo scrittore? Questo Serafini Raffaele? Non lo conosco.
    Mah! Continui a fare pubblicità a questi strani personaggi… vabbè, scarrrico e legio.
    A parte gli scherzi, complimenti per l'iniziativa e grazie al tuo blog sto davvero riempiendo di roba interessante l'ibuc.

    Che l'anno nuovo porti consiglio e… salutami Raffaele Serafini e nipotine!!

    reply
  • 30 Dicembre 2011

    Mitica quella serata nevosa, peccato per la sua nevosità, ahahah 😉

    reply
  • 30 Dicembre 2011

    Grazie, prendo nota molto volentieri e appena trovo un po' di tempo scarico e leggo!!!

    reply
  • 30 Dicembre 2011

    Grazie Gelo, regalo apprezzato anche se a scaricarli da quel cazz di sito ci ho messo 20 minuti… Stavo quasi pensando ad uno scherzo! 😉

    Auguri di un 2012 Splendidamente Stellato e… in culo ai Maya! 😉

    reply
  • 30 Dicembre 2011

    grazie! Che bel regalo!
    Ho solo un problema a scaricare Paletta gialla (in PDF): continua a inviarmi Vestiti da alberi.

    reply
  • 30 Dicembre 2011

    Ciao e grazie del regalo! Anch'io non riesco a scaricare Paletta gialla…Riproverò in seguito.

    Buon Anno!!!

    Tina

    reply
  • 31 Dicembre 2011

    Ecco, li ho letti e ti lascio un piccoli fidbeck. 😉

    "Kahloubrha" lo avevo già letto nel turno della Macelleria della Tela Nera e già lì mi era piaciuto molto. Rileggerlo ha confermato il bel ricordo che avevo di questa storia, anche se continuo a trovare il finale troppo brusco rispetto al ritmo della narrazione precedente. In ogni caso è sicuramente una di quelle letture che restano, se già a distanza di così tanto tempo dalla Macelleria e con così tanti altri racconti letti nel frattempo, ricordavo bene praticamente tutta la vicenda. 😉

    "Vestiti d'alberi" è dei tre il mio preferito. Un ritmo lento e una narrazione quasi sottovoce, come è la vita stessa nei campi. Mi sono piaciuti i personaggi e il senso di sconfitta che aleggia su tutti, senza però pesare su di loro rendendoli forzati agli occhi del lettore. Sono tutti molto umani, e mi sono immaginato anche io come il bambino, seduto sul ramo dell'albero a guardare il fiume. Complimenti vivissimi. 🙂

    "Paletta Gialla" è il secondo in ordine di preferenza. Nella postfazione hai detto che secondo te è strutturato maluccio, io invece dico che da lettore sono rimasto favorevolmente colpito proprio dalla struttura. Anche qui c'è quella narrazione delicata che è presente anche in "Vestiti d'alberi", riesce a coinvolgere in maniera quasi intima, facendoci quasi essere lì, facendoci sentire Samuel. Il messaggio del racconto di formazione emerge in maniera evidente, e secondo me proprio grazie alla struttura "disordinata". All'inizio ovviamente ero spiazzato, però poi ci si abitua facilmente e si prende il ritmo. Anche qui, bravo. Magari sapessi scrivere così delicatamente io… 🙂

    Ciao e a rileggersi. Buon anno! 🙂

    Gianluca

    reply
  • Noe
    1 Gennaio 2012

    Oooh yeah. Vestiti d'alberi me lo ricordo era tanto bello. In ogni caso, li voglio tutti e treee! Ma non ho la forza di scaricarli per 20 minuti. Non è che me li manderesti via email, in formato pdf?
    -occhioni da gatto di Shrek-.

    Buon annooo!
    Comunque le copertine mi piacciono.
    ^_^

    reply
  • 2 Gennaio 2012

    Letto Vestiti d'alberi.
    Molto piaciuto. Ho apprezzato l'approccio lento e lieve al dramma, appena accennato, ma che lungo il racconto svela e conduce al tragico, silenzioso finale. Mantendo intatta la fiaba.
    Grazie.
    g.

    reply
  • 2 Gennaio 2012

    Eccomi qua, carissimi.
    Come al solito avevo cappellato il link e il pdf di PG era sbagliato, ora ho aggiustato 🙂

    Ora vi rispondo a tutti 🙂

    @Gianluca
    buon anno caro epubman, altro che commentare! io voglio il post sul blog dove ne parli malissimo!!! (però ricordati di dire che dentro è pieno di sesso esplicito!) 😀

    @Vampiro
    subito ti mailo va, se sei di nuovo in qua, Come vedi anche io ero via 🙂

    @Eddy
    tu mi stai simpatico! no, ecco, tu hai già vinto un buono per "amico grosso e cattivo che vi riga la macchina". quando hai bisogno… 🙂

    @Simonzio
    epperò il concerto era bello!
    e anche il posto
    anche se avremmo fatto meglio a entrare dagli scambisti… 😀

    @ Melinda
    tu mi stai simpatica quanto eddie o anche di più, essendo quaglia, quindi per te un doppio buono. Macchina rigata più cubo di porfido contro il retrovisore! 🙂

    @gian
    ma bioparco, che connessione hai? ho scaricato ora tutti e sei in meno di due minuti,
    se magari chiudessi quelle otto finestre di youporn.. eh. Prova! 😀

    @Gloria/Tina
    A voi, carissime.
    ora ho sistemato il file, ma ricordate… basta il pensiero! 😉

    @Gialuca2
    ho visto adesso che hai già commentato… macchissei, mandracchio!?
    comunque ti sei dimenticato di dire la cosa del sesso.
    Ragione sul finale di kahloubrha, ma il senso dev'essere per l'omaggio al racconto originale, e quindi non bisogna dire cosa c'è, dietro quella porta. ricordo, comunque, che già lo leggesti e già me lo dicesti 🙂
    Comunque grazie!
    Inoltre mi confermi che gli epub funzionano egregi, doppio grazie 😀

    @Noè
    ora ti mailo coi pidieffi, ma mi sa che tu usi la stessa connessione di gian, :)))
    e poi comunque tu avevi da leggere il MIO libro del primo dell'anno!

    @gloria2
    doppio grazie anche a te, anzi triplo. contento d'averti fatto piacere, davvero. 🙂

    reply
  • Noe
    2 Gennaio 2012

    …ma il libro l'ho già letto, che ti credi!
    ^_^

    Quanto alla connessione, beh…
    Credo che la colpa sia del mio approccio confusionario ai download, non della connessione, ecco.
    :-/

    reply

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