"Mucchio d'ossa" di S. King**

"Mucchio d'ossa" di S. King**

Tra tutti i libri che ho sul davanzale e di cui vi voglio parlare stanotte ho deciso di prendere proprio questo… volete sapere perché?
Perché è il più grosso, ma anche quello di cui credo di avere meno da dire. Possibile? Sì, decisamente possibile!
Allora
Cominciamo subito a dire di quelle due stelline lassù, che vedete vicino al titolo. Ci ho pensato un attimo, perché ok, non è che sto parlando di un libro orribile, né tanto meno di un libro brutto, ma insomma dai, è un King del ’98 e mi sembra lecito aspettarmi qualcosa di più che un banale thriller con piccole sacche di fantastico che delle 600pagine totali (608 per essere precisi) riesce a essere veramente convincente più o meno per un centinaio.

Quindi sì, bisogna essere giusti, e le due stelline sono quello che si merita. Come dicono ogni tanto sui giornali di musica “consigliato solo ai fan” (oppure, aggiungerei io in questo caso, a chi lo trova in offerta a 4.90euri e non si fa scrupoli a divorare centinaia di pagine di scrittura scorrevole anche se non densa). Io non so bene cosa mi sia preso, di comprarmelo. Ricordo di averlo visto in sconto e di essere stato in un momento in cui volevo tornare a leggere il Re dopo tanti anni. E allora l’ho comprato. Mesi e mesi fa, per altro, pur sapendo che io libri così grossi li posso leggere solo durante le ferie estive. E così ho fatto. Due giorni e mezzo, che voglio dire, per i miei standard agostani è tanto. (anche perché io ad agosto non passeggio, non trombo, non esco e non amo avere contatti con la gente, quindi non mi resta che leggere-correre-nuotare-dormire più o meno con le percentuali 40%-10%-10%-40% 🙂

Vabbè, ok, parliamo del libro…
Il libro è la storia di uno scrittore (noooooooo, chemmerda, uno scrittore!?!… ebbene sì, è la stessa cosa che ho pensato io.) Uno scrittore che gli crepa la moglie e che non riesce più a scrivere. Uno scrittore famoso, di successo, ricco, che ovviamente ha una casa al lago. E ci va, in questa casa al lago. E poi incontra una tipa, figa, ragazza-madre, con figliola, e ovviamente… qualche scintilla, nonostante la differenza d’etò. ma la tizia figa vive in roulotte, non perché sia povera, ma perché è vedova di un giovanotto che è il figlio di un vecchiaccio molto, ma molto ricco, che fa di tutto per portarle via la bambina. Da qui nascono le vicende, lo scrittore si mette in mezzo e dice “Ehi, vecchio bastardo, anch’io ho gli avvocati, anch’io ti faccio il culo, se voglio, ma non è vero perché cominciano a succedere cose strane.

Ecco, fino qui sono trecento pagine, più o meno.
Prima tirata d’orecchie al re, quindi, che poteva darsi una mossa a presentarci i personaggi e soprattutto sfrondare qualche cosa inutile (per dirne una, cosa cazzo vuoi che mi freghino a me due pagine a descrivere gli hamburger della locanda del signor X quando poi, alla fine, il signor X non c’entra un cazzo con la storia?)

Da qui in poi, invece, cominciano le note positive. la protagonista comincia a diventare la casa sul lago, che non è proprio una casa normale, e si scopre che la moglie cadavere nascondeva qualcosa, e il vecchio bastardo in carrozzina, molto ricco, con infermiera mostruosa, diventa un personaggio di rilievo, tanto da regalare una delle migliori scene del romanzo (il tentato assassinio del nostro scrittore protagonista).
Altra accelerazione e si cominciano a scoprire cose sul passato della gente del paese e si verificano eventi che non sono più appartenenti alla sfera del reale. Ok, qui va dato atto al Re che il mestiere non l’ha perso e che quando si tratta di tenere bene la tensione (ultime 100-150 pagine) se la cava sempre egregiamente.

Bene, direi che non vi dico altro, tranne altri due punti, uno a favore e uno contro king.
A favore il finale, che non è buonista e anche se abbastanza “politically correct” non è proprio il finale che ti aspetti. Contro king l’uso di qualche stereotipo di troppo, soprattutto sui comportamenti dello scrittore-protagonista, che fa cose ridicole tipo prendere manoscritti in cassaforte scritti anni e anni prima e inviarli, più o meno senza rileggerli, al suo editore… ma fammi il piacere!

Ok.
Concludo solo dicendovi che sono comunque contento di aver letto di nuovo King, e che non mi aspettavo tanto, benchè si tratti di un testo ormai datato. Certo, non mi lascerà tantissimo, appena terminata la masticazione della dimenticanza; ma mi lascia il piacere di sapere che posso tornare a leggere il Re (tant’è che presto vi parlerò di Blaze). 🙂

Un saluto, amici di blogghe!

Comments

  • 29 Settembre 2009

    Ma sai, io l'ho letto quand'era uscito ed è passato davvero tanto tempo perché mi ricordi qualcosa della trama, eppure quando ci penso lo ricordo con piacere, ed è probabilmente uno dei migliori libri di King del periodo in cui aveva iniziato a calare qualitativamente.

    Però, per dirti, ora sto leggendo Duma Key e nelle prime 200 pagine non succede niente di niente di niente, eppure è una lettura piacevolissima e ucciderei per avere un centesimo della sua fluidità.

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  • Valchiria
    30 Settembre 2009

    non sono d'accordo
    e non perchè io sia una patita di King, che non è così
    cioè, mi piace, lo stimo, ma lo affronto in modo critico
    è che due stelline dio del cielo le hai messe a certe cose che sono quasi merda
    e mettini una mano sulla coscienza!
    al di là di questo
    posso dirti che proprio in questo romanzo c'è il passaggio letterario che più mi ha spaventato
    in cui l'horror davvero è andato a segno
    facendomi arrivare il brivido alla schiena.
    Si tratta del momento in cui il protagonista è a letto e il fantasma gli è accanto.
    Questo romanzo è un horror reale, come piace a me
    in cui l'orrore sta nascosto e striscia dietro la normalità apparente.
    Condivido la bontà del tentato assassinio dello scrittore
    che davvero è ben riuscita,
    ma credo che ce ne siano altre di cose molto buone lì.
    Senza voler dire troppo
    le letterine magnetiche sul "friggiferogo"?
    il sesso che tutti si aspettano e che non arriva?
    questo personaggio della ragazza-madre, che non è solo figa
    è un personaggio profondo e coraggioso e che forse solo quando sei genitore puoi capire davvero.
    e poi, quel tirare fuori romanzi vecchi per gli editori
    che tu hai trovato ridicolo
    altro non è che una critica aperta al mondo dell'editoria.
    Non hai trovato finemnte ironico il passaggio in cui l'editore
    di fronte a un lavoro scritto diversi anni prima
    ne esalta invece la maturità raggiunta?
    Insomma, la realtà è che tu leggi a cax di cane
    sei prevenuto
    e metti le stelline in base a quanto sei stellato in quel momento
    ok
    ciao.

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  • 30 Settembre 2009

    Io concordo con la Valchiria.

    reply
  • gelo
    30 Settembre 2009

    no no
    prevenuto non direi
    e puoi aver ragione sul due stelline che sono forse tre ma che porca miseria no
    non sarei mai riuscito a darne di più di due proprio perché è stephen e lho detto pure
    comunque
    non mi dispiace lo scrittore che tira fuori i romanzi dalla cassaforte di 10-15 anni prima, ma non mi piace che li spedisca così, alla cazzo, dandogli a malapena una letta in un paio di giorni.
    la scena del fantasma non mi ha fatto nessun effetto perché era quello che mi aspettavo da quando la moglie è morta, anche perché a ogni dieci pagine richiamava la sua presenza. Mi è piaciuto molto di più per esempio, la lotta fra fantasmi quella verso la fine.
    ci sono cose riuscitissime, come l'infermiera che poi si scopre essere altro (da applausi) oppure l'uragano, che però, a parte la scena della trattoria non sono riuscito a visualizzare mai e alla fine non mi è rimasto. le mie domande sono diverse,
    vogliamo parlare della editor e dell'editore?
    dell'avvocato e della legislazione sulla adozioni e sugli affidi?
    Ok, King
    tu vuoi criticare questo sistema e a me piace, ma i personaggi che ha tirato fuori per farlo e tutte le info che ci ha dato sono esterne al romanzo,
    se mi toglieva tutte le interrelazioni tra lui e l'editoria cosa avrebbe perso il romanzo? horror o suspance inferiori? trama non comprensibile?
    No, io credo di no.
    Quindi non è questione di prevenuti, io credo davvero si potesse fare meglio non a livello di scrittura che era ottima, ma a livello di gestione trama. Se ci ho messo duecento pagine ad appassionarmi non è per prevenzione, almeno non in questo caso. Anzi, sono partito che non vedevo l'ora di rileggere King, inoltre prima di questo ho letto Blaze e mi è piaciuto praticamente dalla terza pagina, anche se come trovate e gestione è infinitamente inferiore a questo (ma ha anche 400pagine di meno)

    poi si, anche a me è piaciuto il sesso che non è arrivato, ma la figura della ragazza madre che prima entra in scena come una pazza scatenata mentre dopo è la persona più equilibrata di questo mondo (e poi porca miseria, non mi dire che non è stereotipo americano pure quel tipo di ragazza lì, il che va bene però, perché è credibile) non mi è andato del tutto a genio.
    Quindi si, ti dò ragione, è sempre un bel romanzo, ma se Bolt corre i 100 in 9.90 e vince, ok, bravo, ma io per quella gara gli dò due stelline.
    (il friggiferogo e tutte le cose legate alla bambina non mi hanno colpito perché mi sembravano cose già lette/sentite con le lettere magnetiche, ma non ricordo dove; il buono invece era l'attesa di sapere cosa ci sarebbe stato scritto)

    🙂
    ok
    ora dove ci troviamo per prenderci a pugni a causa di king 😀

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  • 30 Settembre 2009

    … E poi non hai neanche partecipato alla Fossa organizzata con trasparente passione dalla stimatissima Valchiria. Mentre invece Silente nonostante i suoi mille impegni non ha potuto resistere al richiamo e si calato nel buco a pensare a un racconto schifido e pauroso. Punto. **
    Due stelline. ^§^

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  • gelo
    1 Ottobre 2009

    e ci hai ragione ci hai
    e pensare che ero anche stato avvertito, ma vabbè, diciamo che giro poco i forum va 🙂

    reply
  • 1 Ottobre 2009

    E complimenti per la vittoria nei mammuth della Tela nera!

    Un raccontone di 40.000 battute di Gelo mi piacerebbe leggerlo, se decidi di metterlo online o in open source, dimmelo o spediscimelo. ^_*

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