Porto

Porto

Oggi ho ritrovato il porto

Dopo mesi di sale e burrasche

E sono entrato

E non avevo una nave

Ma solo remi ammuffiti

E vele fruste

Sfilacciate.

I datteri

Hanno fatto marea

E testimoni.

I fiati

Percuotono l’aria

Quando tacciono le sentinelle

E i carcerieri.

Qui

Io non sono re

Ma armo le lettere

Da spedire alle parole.

Qui non ci sono re

Ma spazio

Bianco

In attesa

Disposto a tutto.

Vivono insonni

Nei miei castelli di frasi

I giullari

E le dame di Corte.

Io tendo

l’arco e l’orecchio;

Smarrito

Tra i rovi

Canta l’urogallo.

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.