Occhi oliva nocciola grandine
Mi guardo intorno, e i merli cuciono un tappeto di saltelli
Nel parco sazio di pioggia.
Sono fatto di solitudini leggere,
Slanci per cercare una faccia e tuffarmi
Scomposto
Nella teoria brevissima delle narici,
Negli occhi oliva, nocciola grandine,
Corvo o cenere.
Sono io quello che attecchisce:
Nel girotondo dei verdi,
Con uno sbadiglio, do spazio all’onda
Del vento tra le spighe.