Intrico
Da non uscirne, di legno
E di terra, di torba
E di bastone conficcato nella mota;
Di questo è la gabbia, l’intrico,
La parete della casa inabitata,
Ma prigioniera di un bosco.
Il vento a volte guaisce, sposta, dirama,
Divampa lo scricchiolio come attendesse l’edera
Che non verrà, non degnerà né lui né me.
L’osservo, sinuosa, sul muro ruvido del camposanto
Perdersi in smancerie.