In gola al buio
L'alba infila una mano, In gola al buio; I denti mordono il polso, Sul palato fiorisce un silenzio, Le dita cercano E strappano un sogno Dal suo alloggio. Saliva di tenebre Arrugginisce il gomito, Scioglie le ombre sul viso Di giorni nudi, Freschi, Umidi, Che indossano Soltanto maschere E scarpe per andare.
Aerei, scie
Aerei, scie, Squali e sopra le viole Solo nuvole.
Equi in ozio
Equi in ozio, canti cauti, Moderati i modi errati, Irati i casti. Più le crepe crepitano e meno Crepano I crepuscoli, covano pigrizie i grazie e i prego Staccano le mani Giunte Da lontano.
E volevo
E volevo Spezzare voi dalle ceneri bagnate Voi coi vostri figli Mostrati magnificati imposti Fotografie di fotografie di sorrisi Di ginocchia nude Che non saranno sbucciate mai, maniche Rimboccate meno delle coperte E il compiacersi disperato nell'idolatrare La seconda bestia, ma senza i finali. Perché volevo tagliare I cuori leccati di
Nel mare tenero
Nel mare tenero Gialleggiano le primule: Erba marea.
"Lo schiacciaporci" di Simone Corà(epub)**(*)
Oggi è lunedì. Un lunedì notte post pioggia e sembra una di quelle notti lunghe, che andresti a dar battaglia al buio, a sentire il polso al freddo, o magari giù giù, fino al mare, per solo uno sguardo e okay,
Infarinata
Infarinata, La lama millenaria Affetta il cielo.
"Lo hobbit" di J. R. R. Tolkien***
Succede che a gennaio, grazie a Emanuela che mi ci portava aggratis, dopo tanto, ma non troppo tempo, sono andato al cinema. Io, ve lo dico subito, non avevo granché voglia di vedermi Lo hobbit. Il mio obbiettivo era la
Ploie di Vierte
Ploie di Vierte Bagne la puarte dal frêt Butul e clostri.
Serpi dai fossi
Serpi dai fossi, Strisciano sull'asfalto Grigie pozzanghere.