Parole magre

Parole magre

Ho preso le parole; 
Non le mie, quelle di altri, 
Lasciando loro le
migliori e tenendo 
Per me quelle adatte, 
Dall’abito frusto e
stropicciato; 
Le ho prese e due le ho legate 
Con un elastico, 
Altre con
chiodi e graffette, 
Alcune le ho dovute incollare, 
Altre unite dalla
cucitrice 
O usando aghi 
E fila del discorso; 
Un paio di frasi, non si
vede, 
Ma sono 
Accostate appena.
Poi, di tutto ho fatto fagotto, 
Spiegati
gli angoli, 
Schiacciate le pieghe, 
E te l’ho mandato.
Ma avevano
già perso 
Peso, 
Avevano già
Perso spontaneità.

Comments

  • 25 Febbraio 2013

    Quando le parole perdono il loro peso è sempre molto triste. La loro potenza sembra all'improvviso sbiadire e rimangono vuote. Ciò genera un sentimento di cupa impotenza, per quello che si vorrebbe dire e non si sa dire.

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