Ottobre 2010

Mi cantavi ninne nanneSuonate con un barattoloE una lima per unghie,Cuocevi il paneE la fragranzaLa tenevi tra le ditaE le ditaTra le mie,Cercavi nel cassettoUna graffetta,Una magiaSotto al cuscino,Una caverna in petto.Non mi hai chiesto,Nè ascoltatoE mi è sempre andatoBene

C'è questa lunaChe pare avere bracciaE una farfallaDi fumoChe le infila le ali negli occhiRubando il posto alle palpebre. E c'è questa luna.Con una borsa vuotaE bucata,Che non sappiamo se porgeO chiede. Perché c'è questa lunaCon le maniche rimboccateE la bocca cucita,Che

A noi che eravamo di quelliCon gli orecchi al posto degliOcchi,Ché i cartoni animati dovevanoFar paura,E che ci piaceva persino Zooropa,Tutto il disco. Di quelli che facevano i compiti,Si perdevano in cittàE perdevano l'autobus,Avevano paura dei grandi,Ma mai di stareSoliO mal

Mi hanno cucito i fioriSulle scapole,Ali profumate di petaliLeggeri,Impolverati,Che trascino nell'umidità del cieloCome un fardello.Il peso della foschia,Me l'hanno regalato,Con l'impazienza e la voglia,E di una ho fatto tesoro,Dell'altra scempio. E mi hanno strappatoLe unghie dai sogni,Le orecchie dai quaderni,I gesti