Agosto 2010

Stamattina stavo cominciando questo post. Un post del cazzo, così, tanto per dire qualcosa, al ritorno dall'estate, dalla lontananza, dagli isolamenti. Tutte cose che fan bene. Doveva essere un post sognante. O trasognato.Qualcosa per ricominciare a parlare col mondo.Invece poi

Le stagioni si depositanoNelle cose piccoleGrilliFaleneCicaleMorePapaveri.Il sole e il mareNon hanno la cartaD'identità.Il vento si deve profumarePer uscire la sera Ciò nonostanteOstinatiCi occupiamo delle crepeDella polvereDell'umidità.Sulla nostra pelleNon scomettiamo più.

Fari spentiVita bassaCuore corto. Il movimento di un pendolo ti ha chiuso in un angolo. Hai pane a sufficienza,Una luna in tascaPer leggere e cuocereI contorni agli anni. Figurine sul frigoO sulle finestreConcedono i bordi alla memoria. Tu lo sai,Ma fingi di pensare ad