Niari – two pulp tales di F. Romanin ***

Niari – two pulp tales di F. Romanin ***

Dunque dunque. In realtà non dovrei parlarne qui di ‘sto libretto, visto che ne ho parlato sul blog in friulano, ma visto che là non legge nessuno, meglio parlarne anche qui, nonstante sia un libro per Friuli e dintorni.
Tanto io ci farò una riflessione illuminante, e quindi anche questo post avrà il suo perchè, ance se magari il libro non v’interessa.
Allora, tanto per cominciare il libro è scritto metà in friulano e metà in italiano. Sono due racconti lunghi, che anche se finiscono sotto il sottotitolo di pulp, fannò sì che una etichetta così gli vada stretta, toccando vari generi.
Il primo racconto, quello in marilenghe, narra di un paesino carnico completamente inventato, dove si scopre il petrolio, con conseguenti avvoltoi e interessi internazionali che sguinzagliano i propri tentacoli. Il protagonista, da studente-rasta-militante-cittadino-fighetta, dopo varie peripezie e qualche cadavere, torna ad essere un paesano, in tutte le accezioni positive del termine. I dialoghi sono serrati e il crescendo di pathos è gestito con cura. Racconto decisamente riuscito, lansdaliano per gli innesti ironici, e con un meccanismo ragionato e che funziona. Direi che è un acquisto obbligato da qualunque carnico legga queste righe.
L’altro racconto ha una vena più fantastica e un finale più telefonato. Fulvio Romanin, (che sia chiaro, non fa lo scrittore, ma fa un mucchio di altre cose) riesce a giocare bene con un tema classico come il passaggio dalla vita alla morte, in tutte le sue accezioni fantastiche-orrifiche. A dispetto di un finale molto avvincente, ma un pò telefonato, sparse per il racconto ci sono diverse immagini riuscite, anche se la mancanza di un elemento ironico ben riuscito come nel racconto precedente si sente. (probabilmente è una questione di caratterizzazione di personaggi)
In ogni caso, il bello di entrambi i racconti, è la loro caratteristica di “pezzi che funzionano”, che non danno l’impressione di avere carenze o sovrastrutture ridondanti.
Ma qual è l’illuminazione, vi starete chiedendo?
Beh, facile, l’ambientazione!
Io, per dire, ho proprio un rifiuto fisico a scrivere di luoghi che non riesco a concepire, visivamente o emotivamente. Idem con le persone. Per me sarebbe impossibile scrivere di john e jack e delle loro avventure a New York. Qui c’è la stessa cosa: il piacere di leggere di vicende e personaggi vicinissimi, sia per carattere, sia per comportamento, sia per il luogo dove tutto si svolge. Ecco la riflessione illuminante, ecco che non posso che essermi goduto al massimo una vicenda che si svolge a dieci km da casa mia, in una strada su cui passo ogni mattina. 🙂
Bene, un bravo all’autore per la semplicità delle storie e per non voler strafare e un saluto.

Titolo: Niari – two pulp tales
Autore: Fulvio Reddkaa Romanin
Edizioni: La Comugne Kappa Vu
pagg. 158 – € 10.00
ISBN: 888980828-4

Comments

  • Anonymous
    27 Febbraio 2008

    grazie

    l'autore 😉

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  • gelostellato
    27 Febbraio 2008

    a dire il vero sarebbero 20 euri:)
    ma ti perdono in quanto conterraneo,

    😀

    mandi

    reply
  • Anonymous
    20 Dicembre 2009

    gardiner likenesses days doering proceeds behaviours drew framed tarp standardize employment
    semelokertes marchimundui

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