Ciò che non dico
Il porto, i pensieri. Colori tutti uguali, acqua tranquilla. Queste sono le cose quando le penso.
Barche intonate al proprio contorno. Piccole, grandi, tutte che paiono riposare a loro agio.
Nessuna sbagliata, nessuna fuori posto. Allineate. Le puoi contare, osservare.
Poi devo dire qualcosa.
Scegliere cosa dire.
E’ così che funzionano le cose da ognuno e per gli altri.
Diciamo cose, ne potremmo dire tante, anche simili, oppure completamente diverse. E’ come scegliere una di queste barche, in un istante, e dire: “tocca a te! Vai!”
Era la barca giusta? Ho scelto bene?
E soprattutto, avere un porto più grande, con più barche, e più tipi, aiuta o no a scegliere meglio?
In fin dei conti, ciò che non dico è ciò che potevo essere.