La casa delle cozze

La casa delle cozze

Quei due pilastri di cemento laggìù mi hanno sempre ispirato misteriosità e sopranaturalezze.Credo di avergli parlato un paio di volte. Mentalmente o in silenzio come si fa di solito con le cose inanimate. Mi è capitato anche di pensarli come casa delle cozze, perdendomi nella frase “vado a nuotare fino a casa delle cozze”.
In alta marea li ho sempre trovati un po’ oscuri e maligni, soprattutto a mare calmo. La frase, in quei casi, diventava più intima: “col cazzo che vado a nuotare fino a casa delle cozze”.
D’inverno invece, ritornano a essere due nudi pilastri di cemento, e a malapena li si degna di uno sguardo e se generano un pensiero è tutt’al più un ricordo. “Laggiù una volta c’era la casa delle cozze”. Poi penso che tutti i pensieri, questo compreso, sono ricordi.

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