Maggio 2007

Ieri nuotavo. E appena l’acqua di mare si fa un po’ più profonda, e la si guarda in obliquo, nuotando, si trasforma in uno sfondo scuro, tra il verde avvolgente ed il nero-viola. In quel colore le mani, giunte a

Ascolto una canzone di vent’anni faChe ho ballato cantato ascoltatoE mi accorgo che le orecchieChe sembrano più grandi e consumateIn realtà sono le stesse di vent’anni faLo stesso mi accade con lo zucchero filato e le ciliegieChe assaggio con la

Ecco sìProprio poco faÈ tornata la spaccaturaDel mio mancato essere artistaChissà perché poiIn due categorieNon so se principaliChiDipinge ciò che vede(non fraintendete, no,Non parto di realismo o simili)E chiVedeCiò che dipingeCome DalìIo credo.E non parlo di FuturismoSurrealismoE dintorni.Semplicemente dello stare