Maggio 2007

Passa il giro.Giro tondo.ColoratoFesteggiatoAvvilenteLa fatica non la si salva piùLa aiuta il farmacistaIl medicoLo spacciatore.La fatica che era rispetto e onore e ammirazione e applausiOra è sospetto e amarezzaMa la vogliaQuella di prendere in mano la bici una volta in

Le parole, di buono han questo,Se rimani senza puoi prendere quelle degli altriNon si offendonoPer lo piùNon lo vengono nemmeno a sapereAlcuni, addirittura, le diffondo apposta perché chi è rimasto senza le prendaE le diffonda a sua volta.Poeti, scrittori,

Ci è voluta un’intera notteA spingere perché si aprisse il cielo.Ora si è sbeccatoE gli spruzzi di azzurroSporcano le finestre e le pozzanghere.Passa una ruotaE paiono ripulirsiMa poi l’azzurro tornaCon i denti scheggiatiGli occhi persi nella facciaCome il cielo che

Arriva la pioggia. L’ho presa tutta e non mi sono spaventato. Le grinze sui piedi rinchisi per troppo tempo nelle scarpe pesantissime e quelle sulle mani non mi spaventano. Mi è sempre piaciuto quell’invecchiamento innaturale. La scia di acqua e

Per incantare la prospettiva basta qualche bottigliaAnche non allineataBastano righePolveri sottiliCose che non hoLa inganno alla buonaLento al contattoGioco a spostarmi per spostare le coseLa inganno quasi sempreE non importa se sono io lo sconfittoMoneta cattiva, paga quanto una