Il Rivoluzionario (pukk-it)
Il rivoluzionario
Io sono la rivoluzione, sono il vento che rovescerà i vostri scranni d’oro, sono il tarlo instancabile nel vostro trono di menzogne.
Io sono il gesto.
Sono la mano che accarezza il randagio, che separa vetro e plastica, che indica il povero e il bisognoso, il ladro e il prepotente. Io sono una persona onesta, sono la rivoluzione che verrà.
Ernesto rilesse le sue parole e sollevò il capo, compiaciuto. Tirò l’ultima boccata e gettò il mozzicone sul selciato. Un passante impiccione gli fece notare che una cicca impiegava due anni, a essere riassorbita dall’ambiente. Lui lo ignorò, infastidito, e continuò a guardare il suo aggiornamento di stato, che aveva raggiunto quasi 100 mi piace.
Anonimo
Sono la mano che separa vetro e plastica… Geniale. Bel racconto!
Un saluto
Vanzo