Fosti estate

Fosti estate

Tu che inchiodi
Le foglie agli alberi e i quadri
Ai panorami.
Tu con garbo, preziosa, 
A fare di vanità menzogna per difenderti
Da tramonti precoci e vetri appannati.
Ti dimentichi spesso il cuore 
In auto
Assieme alle chiavi di casa e a una bottiglia
Di plastica 
Vuota
E un’arma che avrebbe dovuto
Allontanare le zanzare.
Nel cruscotto conservi qualcosa
Che un tempo era stata cioccolata.
L’ultimo sole ti accarezza le unghie dei piedi,
Senza solletico.

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