Marzo 2011

Tu e le tue matite,Mi disegnavi bruttoCon poche ali,Nessuna catena,Mille occhi chiusi dalle labbra,E denti affilatiA occhieggare dalle palpebre socchiuse.Mi disegnavi la coscienzaPulitaE le mani sporche,Di entusiasmo e lugubreTrasgressione.E se tu,Cuore di nuvola,Non avessi capito un cazzo?

E sei volata viaSopra l'acqua che rideCon ali di coriandoliE un vestitino leggero che il freddoTi ha mangiato.Una libellula di otto piani,Aveva le lacrime agli occhi,Si mostrava cauta,Rispondeva ai cenni con cenni,Come se avesse le mani.E quando ti sei accortaChe