
I PRIMI 50 TITOLI TITOLARI: i sondaggi
La discussione sui 100 libri per sembrare fighi si sta affievolendo e stabilizzando e io approfitto di questo post per fare il punto della situazione e proporvi, come piccola pausa prima di passare alla fase due, i nodi che sono rimasti ancora vivi e dibattuti.
Ve li riassumo qui sotto, sintetizzando la questione e invitandovi a utilizzare la colonnina di destra, per darmi la risposta.
I commenti a questo post restano a disposizione per sostenere le vostre scelte o aggiungerne di nuove. Ovviamente, nell’altro post potete continuare a intervenire e discutere. La chiacchierata continua a rimanere aperta e io continuo a tenere conto di tutti gli interventi.
STEPHEN KING: il libro che rimane davanti sembra essere ancora Shining, ma Stagioni diverse, la raccolta che contiene i racconti da cui sono tratti Stand by me e Sulle ali della libertà, è sicuramente un valido candidato a essere titolare, seguito a ruota da It. Messi in lista anche Pet Semetary e L’ombra dello scorpione. Gli altri, per ora, paiono meno rilevanti di questi. E’ comunque il nodo più spinoso.
HARRY POTTER: Qui la questione è sulla scelta di quale dei volumi che compongono l’intera serie dei “Potter”. Sembra avvantaggiato il primo episodio, per motivi di inizio e di fama, ma sono stati citati anche altri due episodi, che meglio rappresenterebbero lo sviluppo dell’opera nel tempo.
DICKENS: Qui la questione non è sul titolare, che anche se combattuto pare essere semza dubbio Canto di Natale. Qui la questione è sulla riserva: quale opera dickensoniana?
BUKOWSKI: nessun dubbio per la presenza dell’autore, ma con quale opera titolare e quale riserva? Pare essere in pole Pulp. Una storia del XX secolo, ma anche Storie di ordinaria follia e Compagno di sbronze hanno il loro perché.
BORGES: qui è facile… chi per titolare? Finzioni o Aleph?
STEINBECK: anche qui non è facile. Uomini e topi abbiamo capito che non sarà titolare, ma sarà riserva? E chi titolare tra La valle dell’Eden e Furore, che per ora pare primeggiare.
CALVINO: quale titolare? quale riserva?
PIRANDELLO: titolare il fu Mattia o il Uno, nessuno centomila?
CALVINO: quale titolare? quale riserva?
PIRANDELLO: titolare il fu Mattia o il Uno, nessuno centomila?
Concludo con un dubbio che mi è venuto su FOLLETT, a cui potete risponder e nei commenti: ma a Follett non la mettiamo una riserva? Se sì quale?
Bene. Divertitevi coi sondaggi, però, dove c’è la possibilità di scelta multipla, mettete al massimo due scelte.
Se qualcuno non ha la pazienza di, provo a riassumere in modo alternativo il concetto di “libro per sembrare figo” che NON E’ IL LIBRO PIU’ BELLO E NON E’ IL LIBRO CHE MI PIACE DI PIU’..
Dunque.
Immaginate un campione vasto di individui selezionato in modo random (alla cazzodicane, insomma) e ponete a tutti la domanda: Ma se io ti dico [inserire titolo del libro] a te cosa viene in mente?
Ecco, non ci interessano i motivi (romanzo, film, cartone animato, videogame, trasmissione televisiva, ecc ecc) per cui uno ne sa qualcosa, ma ci interessa se sono in tanti che ne sanno, indipendentemente dal fatto che abbiano letto il libro. Se non avete capito, ci sono le regole. Se non vi è chiaro, però, astenetevi dai sondaggi 😉
A presto per la parte migliore della discussione… la scelta degli altri 50 titoli titolari!
Vampiro
senti un po', imbecillo.
"quale calvino titolare e quale riserva?" è un sondaggio del piffero. o metti delle opzioni con le coppie di libri (titol/ris) o crei un sondaggio per il calvino titolare e un altro per il calvino riserva.
correggi, gnucco che non sei altro.
gelostellato
idioto
si può mettere due voti.
non serve che distingui
e non voglio che si distingua
alla fine chi ha più voti è il titolare
il secondo è la prima riserva
e se non vuoi mettere due voti
ne metti uno 🙂
gnucco bis 😛
Vampiro
p.s. ovviamente vale anche per altri sondaggi accazzo che hai messo (king e qualcun altro).
gelostellato
sono così è basta
e vale l'idioto di cui sopra 🙂
gelostellato
e se proprio vuoi specificare metti due voti e nei commenti specifichi invece di tediare
sei una tediabondo! 😛
Vampiro
te e la semplicità non andate decisamente d'accordo.
e poi la curiosità non uccide i gatti, nevvero? maledetto
Vampiro
votai, tranne che per erri potter.
mi rifiuto di votare erri potter.
non capisci gnente.
gelostellato
come disse bart quando scoprirono che lui era il gemello cattivo: "di cosa ti meravigli?" 🙂
Vampiro
di nulla, in effetti.
torno a fare il gemello cattivo, come te.
ciau 🙂
Fini Tocchi Alati
I due Borges tendo sempre a confonderli. Però voto l'Aleph che secondo me fa proprio figo saperne.
Ferruccio gianola
Votato, tranne harry potter, non ho mai aperto un libro di quella "sciura"
Luigi Musolino
Vutai! 😉
Matteo Poropat
Votato!
Evviva i sondaggioni!!!
giudappeso
Vabbene, ho votato.
Shining titolare e It riserva per King (ma solo perché Shining lo batte d'impatto cinematografico e distribuzione tra il grande pubblico) perché anche se uno è più ‘gnurante di un Ministro dell’Istruzione, quando sente quei titoli fa l’aria saputa e dice: «Sono di Stiven Ching, ce lo sapevi?», che invece a te ti scappa la faccia da compatimento con un vaffaculo sulle labbra.
Anche se preferisco Il Prigioniero di Azkaban o I Doni della Morte (avevo obbiettato io che sono più fighi e maturi) alla fine ho votato Harry Potter e la Pietra Filosofale (sì, sono uno strappacazzi all’uncinetto) perché tanto è quello che uno lo conosce anche se di Harry Potter non sa un’accipotta crocefissa.
Con Dickens ero indeciso tra David Copperfield e Oliver Twist, ma poi ho scelto Oliver perché forse è più immediato alla memoria, e poi la Disney ci ha fatto anche un film, quindi anche le capre possono rispondere: «Ma chi, il gattino del cartone?», l'altro invece lo confondono solo col mago che si bombava la Sciffer e del libro è mica detto sappiano qualcosa.
Bukowski dritto su Storie di ordinaria follia, che Pulp ti rispondono: «Ma no, è di Tarantino! Che Bucoschi…». Compagno di sbronze era la seconda scelta, ma ho idea che il grande pubblico si confonde e pensa alla biografia di un tronista.
Da uno che non ha mai letto Steinbeck – fatemi causa, tanto non c’ho un fazzoletto per piangere – gli unici titoli che mi vengono in mente sono Uomini e Topi (che ci hanno fatto il film con Giòn Malcovič) e Furore (che poi ancora ancora, che la gente ti dice: «Non è che intendevi Furio? Quello con Devid Boui?» o magari qualcosa con Brus Li), per La Valle dell’Eden devi essere vecchierello o saperne un po’ di cinema e libri, perché così su due piedi se qualcuno non diceva Geims Din io mica me lo ricordavo.
Calvino, Il Barone Rampante titolare e Il Cavaliere Inesistente riserva, che questi titoli li conoscono tutti, anche se non è mica detto sappiano che sono suoi. Gli altri… oh, ma vogliamo fare in fighi o gli intellettuali! Ma secondo voi, quanta gente ha mai sentito parlare di nidi di ragno senza prendere in mano la scopa piuttosto che un libro? Dai, non si può… anche se ci sono libri che ci piacciono di più, non è quello lo scopo. Nomi! Roba che la gente ha sentito dire, che ne parla anche riempiendosi la bocca di fuffa, mica bei libri che conosce solo chi legge.
Pirandello è Uno, nessuno e centomila secco, come i fichi a Natale. Il Fu Mattia Pascal va secondo solo perché non è mica detto che se gli chiedi chi l’ha scritto ti rispondano davvero Pirandello piuttosto che Verga o Pascoli.
La riserva di Follett m’è venuta in mente adesso mentre leggevo il post, La cruna dell’ago. È il suo più grande successo precedente ai Pilastri, e nel 1981 ci hanno fatto pure il film con Donald Sutherland.
Oh, e non provarmi a dirmi che non dovevo metterli giù tutti che non è così che si faceva e pappappero cippirimerlo, che volevo motivare le scelte anche per dire il mio punto di vista su cosa la gente sa e cosa è ‘gnurante.
Vai vai, adorami disperandoti.
gelostellato
ribadisco a tutti quelli che hanno votato nel sondaggio che non è un libro che "fa figo"
se avete votato così, avete sbagliato.
si parla di ciò che è più conosciuto,
quindi se shining è più conosciuto, vinece lui, e non importa niente a nessuno se uno crede che è di kubrick
idem per pulp
se ritenete che pulp sia più conosciuto di storie di ordinaria follia
allora è pulp il titolare, punto, se avete votato l'altro perché credete che la gente non sappia che è di bukowski allora è sbagliato 🙂
@giuda
a te ti rispondo con calma dopo.
In linea di massima però, credo che su king ci siano stati un sacco di voti di "fan" di king, anceh perché quasi tutti, nella discussione, hanno sostenuto la maggiore conoscenza di shining rispetto a it
(tenete presente che lo state chiedendo a molti che non hanno letto nessuno dei due e anzi, nessun libro in vita loro)
quindi sono molto dubbioso su it in testa… adesso
gelostellato
Eccomi giuda
niente da dire
concordo, per di più, con tutti i ragionamenti, che erano anche le scelte primarie della discussione precedente, per altro.
grazie!
un intervento preziosissimo. 🙂
giudappeso
@gelo: grazie, stellina! *_*
Daniele
Votato anche io, ma ovviamente solo quelli che conosco.
Ribadisco il primo romanzo della serie di HP e Il Barone rampante di Calvino.
Angelo
Ciao Gelo.
Io ho votato:
– Finzioni per Borges, perché contiene la lotteria di Babilonia e soprattutto la Biblioteca di Babele, pluricitati al punto che ne ha sentito parlare anche chi non conosce Borges.
Per Pirandello, Il Fu Mattia Pascal perché tutti sanno di che parla anche senza averlo letto, mentre di Uno, Nessuno, Centomila è famoso solo il titolo.
Poi il Barone RampaCnte, che credo sia la più nota di Calvino e Uomini e topi che secondo me ha più influenza nell'immaginario collettivo.
Per gli altri sono fortemente indeciso invece.
gigi
Ken Follett: La cruna dell'ago, senz'altro. Riserva: Il codice Rebecca.
Mark Twain: il più figo è Tom Sawyer tanto che nell'Indiana Jones e l'ultima crociata Spielberg lo cita all'inizio del film.(il ragazzo nella caverna con l'indiano).
Per il resto ho votato. almeno credo.
gelostellato
Ma lo sai che hai ben ragione, Angelo?
Per lo meno su queste considerazioni…
Riguardo a follett
io dico che…
Ci vuole il sondaggio!!!
Lo sapevo che non poteva essere così facile
Io non ne ho letto nessuno
e i tre che avete citati li ho sentiti
anche se ho sempre sentito parlare di più dei pilastri della terra…
ora lo faccio
marco
Assolutamente no. Huckleberry Finn è molto più famoso e conosciuto di Tom Sawyer. E' stato anche tradotto in molte più lingue.
gelostellato
io non so
forse farò qualche ricerca,
le cose che so dal cartone animato, però sono in huckleberry…
boh…
Piscu
ho votato per tutti, lascio alcune annotazioni.
follet:
"ma l'hai letto i pilastri della terra?"
"ma che, quello di mille e passa pagine?"
"sì cazzo, quello lì!!!!!"
king:
votato shining e it. shining credo che sia di diritto titolare per come kubrick lo ha reso storico. alla fine dei conti magari l'hanno letto in pochi, ma tutti sanno che cos'è.
per it secondo me vale un discorso simile, perché non so se vi ricordate quella miniserie dei primi anni 90 che ha terrorizzato la mia generazione di bambini. ecco, quel pagliaccio ti rimarrà sempre in testa, e se hai anche letto il libro (vedi nota per follet sopra) sei anche più figo.
harry potter:
allora, io non li ho letti, però credo che questo sia uno di quei casi in cui è la saga ad avere importanza, piuttosto del singolo libro. quindi ho votato per i doni della morte, perch si presume che chi ha letto quello abbia letto tutti quelli prima, e sia di conseguenza potteramente erudito.
dickens:
oliver twist. non so altro a parte la battuta dell'orfanello "per favore un'altra porzione". direi che basta.
bukoski:
pulp. perché ha un titolo che si ricorda e si associa subito.
borges:
finzioni. se non altro perché c'è la biblioteca di babele.
steinbeck:
uomini e topi. gli altri ammetto di non conoscerli nemmeno. e magari sono ignorante io, ma insomma, non è che sono proprio l'ultimo arrivato quando si parla di libri. quindi, forse, non è un autore così endemico.
calvino:
visconte e barone. perché te li fanno leggere alle superiori, e perché li associ bene entrambi, come fossero parte di una saga.
Piscu
uh, manca pirandello: mattia pascal. anche questo te lo fanno legger alle superiori. e la storia si ricorda molto bene, al contrario di unonessunocentomila che, pure io che l'ho letto, mica mi ricordo cosa racconta.
Noe
Su Harry Potter:
non riprendo questo argomento perché Gelo potrebbe uccidermi.
Ma penso anch'io che, parlando di Harry Potter, quello che conti sia la saga e non il singolo libro.
Tuttavia, non sono d'accordo con l'ultimo.
Qui si parla di leggere UN SOLO libro. Leggere l'ultimo non ha senso, è enorme e non ci capisci una mazza leggendo solo l'ultimo, anche perché gli ultimi sono meno autoconclusivi. Io continuo a dire il primo: piccolo, autoconclusivo, strapompato dal film. La persona che decide di leggere un Harry Potter, in questo contesto, non vuole erudirsi in merito bensì potersi fare tutte quelle che…ehm. Poter dire di averlo letto 😀
gelostellato
mi sembra che i nodi di questa prima metà si stiano sciogliendo tutti…
bene…
bravi bravi… 🙂
gian_74
Adempiei al mio dovere!
Munzic
VOTAI!
no tempo per esplicare, ora. Rimedierò
Matteo Poropat
Credo sia già stato detto tutto, di intelligente. Io riporto le mie scelte.
Follet: pilastri e ago.
King: Shining e It, entrambi ormai troppo popolari, più che i racconti/film di stagioni diverse, troppo anni '80. Shining per molti E' King, It lo ricordano in meno.
Potter: il primo, perché anche chi non voleva ne ha sentito parlare, perché la pietra filosofale sanno cos'è anche quelli che Azkhabahn pensano sia il marocchino che vende tappeti all'angolo.
Dickens: mai letto, eppure il Twist è il primo che mi viene in mente.
Bukowsky: allora il discorso che se dico Pulp pensano a Tarantino e quindi è più "conosciuto" e figo, secondo me non fila. Perché tanti Tarantino gli fa schifo e non lo menzionano nemmeno, perché tanti sanno chi è ma non lo associano più a Pulp. Quindi Follia o Sbronze.
Borges: veramente Finzioni può battere l'Aleph? Mah, non conoscendo e non avendone mai sentito citare in giro (mentre l'Aleph sì), votato Aleph.
Steinbeck: Topi e Furore, assolutamente.
Calvino è un casino, sinceramente. Non lo ricordo menzionato da anni, ma credo che Barone e Marcovaldo siano quelli da fighi.
Pirandello: Uno, nessuno e gli altri, Mattia Pascal non so nemmeno chi sia.
Noe
"perché la pietra filosofale sanno cos'è anche quelli che Azkhabahn pensano sia il marocchino che vende tappeti all'angolo".
Non è lui???
ahahah questa mi è piaciuta!
^_^
Piscu
faccio marcia indietro su harry potter, riconosco le ragioni degli altri. anche se, ripeto, credo che valga più la saga che il singolo libro, quindi forse andrebbe escluso dai 100psf.
gelostellato
tu dici?
io ne dubito
escludere un fenomeno come il Potter
dalla classifica dei cento libri conosciuti, lui che è un caposaldo dei libri conosciuto per tutto ciò che sta fuori dalle pagine…
mi sembrerebbe una mancanza crudele
preferisco una mancanza minore, come quella di leggere un libro della saga
tutt'al più
credo che un utile compromesso
sia harri potter filosofale titolare
e azkaban riserva, proprio a indicare il libro in cui "potter" cresce (narrativamente)
Noe
Non lo si può togliere, Harry Potter. Se dici Harry Potter tutti sanno di cosa stai parlando. Ci deve stare necessariamente. Rientra in troppi dei parametri di "figaggine", anzi secondo me è tra quelli dei quali non si può proprio discutere. Io ne discuterei più altri, ad esempio i Malavoglia, che non so fino a che punto ci stiano nell'immaginario collettivo. Dovremmo davvero fare un sondaggio tra la gente, questa è una cosa che mi incuriosisce.
^_^
Poi, anch'io penso che valga più la saga del singolo libro. Con questo NON intendo che uno dovrebbe leggerli tutti, ma che basterebbe leggerne uno QUALSIASI. Ritengo che la gente conosca il personaggio, la saga, i babbani al limite. Dubito che i più ricordino i singoli titoli. Quindi, leggerne uno qualsiasi sarebbe uguale secondo me, quanto a figaggine. Anche perché io che voglio sembrare figo, magari mi ritrovo il numero due in supersconto o regalato alla prozia di mio cognato, approfitto di quello, non mi intestardisco a cercare il primo perché nella lista libri fighi che porto sempre in tasca 🙂 c'è scritto quello. Dovendo fare una scelta, però, insisto sul primo, per le ragioni che ho già detto varie volte.
^_^
gelostellato
fate attenzione…
lei può scrive anche 10 cartelle, su potter
meglio non proporre più di toglierlo
su verga
invece
va detto che il trittico
pirandello
verga
svevo
è stato studiato da chiunque abbia completato le superiori…
e il binomio
verga-malavoglia
svevo-coscienza di zeno
è qualcosa di tatuato nelle nostre povere mentidementidistudenti…
difficile negargli figaggini da riflesso scolastico…
Noe
A volte capisco perché la gente ti odia. Sbuff!
(scherzooo ahahaha potrei scriverne anche 30 o più, non sfidarmi. Sarà per questo che hai messo un limite di 4.000 e qualcosa caratteri per i commenti al blog?).
Comunque, lungi da me dire che i Malavoglia o qualunque altro libro scolastico siano conosciuti. La mia obiezione era un'altra. E cioè. Ancora abbiamo solo 50 titoli. Può essere che quando ne avremo 100 non ci saranno libri più fighi di quei 100. Ma se ci fossero libri che sono conosciuti, e più conosciuti dei Malavoglia, senza che nessuno li abbia letti a scuola, secondo me avrebbero la precedenza. è facile essere conosciuti se obbligano la gente a leggerti. Ma se ci fossero libri che sono più "fighi" dei Malavoglia, e che rischiano di rimanere fuori, i Malavoglia sono tra quelli che toglierei. Perché mentre i Promessi Sposi, ad esempio, hanno una risonanza che prescinde dalla scolasticità, o che comunque la supera, non sono sicura che per i Malavoglia sia così. Ma potrei sbagliarmi, eh. Però detto da una che ha la casa del nespolo sotto casa, insomma…se non se ne sente parlar qui…
gelostellato
Verissimo
infatti sarà il post successivo che porterà a stravolgere le certezze 🙂
gelostellato
Facciamo hype…
domenica scocca l'ora della seconda metà!
Noe
…Urrà!
Finora hai potuto svincolarti con un: "Ehi, aspettate la seconda parte, ci sono nella seconda parte!".
Ma quando arriverà la seconda parte…dovrai rendere conto di tutto ciò che hai escluso! Muahahah!