Aprile 2017

Ho dimenticato le dita tra le tue gambe.  C'era un tesoro, lá Un guizzo formidabile  Di vibrazioni e Ho pagato pegno  Per frugare  E trovarle, Per disegnare le traiettorie meno arcuate, I sospiri non ancora nati,  E adesso Che non le ho rivolute indietro È complesso fare il caffè, Aprire le finestre, Chiudere

La vedo spesso la Mattina buttarsi via Celarsi Scomparire in strade Poco frequentate In caffè ingollati Semafori anticipati. Pulirsi gli occhiali Senza cura E senza cura Restano le sue mani inoperose Sopra un volante. La vedo muta, Parlare di tutto con sussiego, Lamentarsi Soprattutto Faccia a faccia  con le scarpe dimenticate Dal pomeriggio. A lei non vanno bene: Zoppica Traballa Cade Ma lei La